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27 Gennaio 2021 “ IL GIORNO DELLA MEMORIA…” così è stato vissuto dagli alunni delle scuole primarie “Don Bosco” e “Mazzini”

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“‎È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo.”  Anna Frank

La “Giornata della Memoria” rappresenta un momento importante per i ragazzi non solo per riflettere sulla tragedia della Shoah, ma anche per concorrere alla formazione di una salda coscienza sociale e civile a tutela e a difesa dei diritti imprescindibili dell’uomo.

Significativi a tale proposito sono gli interrogativi che David Grossman, uno dei massimi scrittori contemporanei, ha posto al mondo intero: “Sei milioni di ebrei morirono in Europa in un eccidio senza precedenti nella storia dell´umanità e dopo il quale l´umanità non fu più la stessa.

Esiste oggi un dibattito sulla Shoah in quanto avvenimento dal significato universale e non esclusivamente ebraico? Tale dibattito è significativo, e autentico, oppure, con l´andar degli anni, si è trasformato in una sorta di obbligo formale? E noi, rappresentanti di questa generazione, di tutti i popoli e le religioni, comprendiamo l´incisività e l´attualità degli interrogativi che la Shoah ci prospetta e la rilevanza che hanno ancora oggi, soprattutto oggi?

Queste domande concernono, peraltro, anche il nostro rapporto con gli stranieri, i diversi, i deboli di ogni nazione del globo; concernono l´indifferenza che il mondo mostra, di volta in volta, verso episodi di massacro in Ruanda, in Congo, in Kosovo, in Cecenia, nel Darfur; concernono la malvagità e la crudeltà del genere umano che nel periodo della Shoah si profilarono come concreta possibilità di comportamento. In che modo trovano espressione nella nostra vita e quale influenza hanno sulla conformazione e sulla condotta del genere umano? In altre parole: la memoria che serbiamo della Shoah può essere veramente una sorta di segnale d´avvertimento morale? E siamo noi in grado di trasformare i suoi insegnamenti in parte integrante della nostra vita? (…)”

Proprio perché la società moderna, con le sue insidie e alienazioni ci pone di fronte a questi interrogativi in una pluralità di contesti e in un’ infinità di situazioni (sia pure meno estreme della Shoah) i docenti delle scuole primarie “Don Bosco” e “Mazzini”, nonostante la giovane età dei loro discenti, hanno deciso di affrontare con gli alunni del secondo ciclo (classi terze, quarte e quinte) il tema della deportazione e dello sterminio degli Ebrei e di celebrare la “Giornata della Memoria”.

La Repubblica Italiana ha riconosciuto come “Giorno della Memoria” il 27 Gennaio (data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz) “al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio…”;

La ricorrenza è stata istituita nel nostro Paese dalla legge del 20 luglio 2000 per commemorare le vittime dell’Olocausto e mantenere vivido il ricordo “di un tragico ed oscuro periodo della storia d’ Italia e d’ Europa affinché simili eventi non possano mai più accadere.”

Gli alunni della scuola primaria “Mazzini” hanno visionato dei filmati contenenti la collezione di disegni e poesie realizzati dai bambini di Terezín e conservati nel Museo Ebraico di Praga. La collezione conta 4.387 originali ed è la più grande raccolta d’arte infantile risalente al periodo della Shoah.

I disegni rappresentano soprattutto farfalle, simbolo alato di libertà e leggerezza.

I bambini, hanno letto, commentato e rappresentato anche le pagine più salienti del Diario di Anna Frank la giovane ebrea tedesca, divenuta un’ icona della Shoah per la sua testimonianza di vita e per la sua tragica morte nel campo di concentramento di Bergen-Belsen.

Gli studenti della scuola primaria “Don Bosco” sono stati addentrati alla conoscenza dei tragici eventi della Shoah attraverso la lettura di fonti storiche, orali e scritte.

I bambini hanno conosciuto le azioni degli “eroi per caso”: Schindler, Perlasca e i numerosi cittadini gaetani che hanno dato prova di grande coraggio rischiando la loro stessa vita per aiutare gli ebrei a sfuggire al loro ingiusto destino.

L’ascolto e la riflessione sui testi delle canzoni “Esseri Umani” di Mengoni e “Gocce di Memoria” di Giorgia hanno contribuito al consolidamento del messaggio educativo di pace e di accettazione del diverso poiché la rimembranza storica non deve essere limitata al mero nozionismo, ma configurarsi come forza motrice per l’acquisizione di comportamenti corretti da attuare nel presente.

Attraverso momenti di narrazione, di condivisione e di riflessione dei fatti accaduti (“la Shoah, i forni crematori, la pianificazione di uno sterminio di massa in nome di una folle ideologia, la persecuzione di chiunque era considerato diverso per razza, religione, idee politiche, tendenze sessuali…”) gli studenti hanno acquisito la consapevolezza che il più grande genocidio della Storia non si sarebbe potuto compiere, se il Mondo non fosse rimasto immobile e indifferente fingendo di non sapere.

La memoria di ciò che è stato è “l’unica forza in grado di opporsi agli orrori e agli errori degli uomini per evitarne la ripetizione”.

Anche in questa occasione – ha ribadito con orgoglio la Preside Maria Angela Rispoli – l’Istituto Comprensivo “Principe Amedeo” ha mostrato di essere una scuola aperta ed inclusiva, dedita alla “lotta” contro qualsiasi forma di intolleranza e discriminazione ed orientata verso la costruzione di un futuro all’ insegna della Pace, del Rispetto e della Rinascita.

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a cura di: I.C. Principe Amedeo - Gaeta