Sacra Rappresentazione della vita, passione e morte di Gesù
Gaeta, 11 aprile 2019. Sabato 13 Aprile dalle ore 19:45 sarà possibile attraverso la sacralità della rappresentazione vivere “La Passione di Cristo”, messa in scena dall’Associazione culturale Antares Gaeta e con la preziosa collaborazione dell’Associazione Sogni e Spade. Sotto la regia di Nicola Di Tucci, gli attori ripropongono per le festività pasquali i momenti salienti del calvario di Cristo, davanti ad una folta platea nella suggestiva cornice degli Spaltoni di Monte Orlando.
“Il Sacro Triduo pasquale della Passione e Risurrezione del Signore – dichiara il Sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano – è sicuramente uno dei momenti più forti e spiritualmente più coinvolgenti della religiosità cristiana. Come avviene ogni anno, per la Sacra Rappresentazione si prevede intensa la partecipazione della cittadinanza e di turisti che vengono a Gaeta per assistere ad un evento mistico e suggestivo nell’ambito della Settimana Santa e per rivivere la passione, la morte e quindi la resurrezione di Gesù Cristo. La drammatizzazione degli ultimi momenti della vita di Gesù è la traduzione con gesti e parole dell’esigenza dell’uomo di entrare in comunione con Dio. Attraverso un incantevole scenario naturale, sarà rinnovato l’evento della “Passione di Cristo” in forma di antico teatro popolare che vede la partecipazione attiva e concreta di attori e volontari che interpretano i loro ruoli allo scopo di conservare, perpetuare e attivare questa tradizione che appartiene alle radici della città, essendo ormai giunta alla 42esima edizione. In particolare, il luogo della rappresentazione è un vasto spazio aperto, alle pendici di Monte Orlando dove, con estrema professionalità e semplicità, viene allestito un frammento dell’antica Gerusalemme: il Sinedrio, il Pretorio di Pilato, l’orto degli Ulivi, il Cenacolo, il Monte Calvario. Sarà un momento di intensa meditazione e riflessione su un evento che ha cambiato la storia dell’umanità”.
Visualizzazioni: 547a cura di: Addetto Stampa Dott. Andrea Brengola