DECRETO SOSTEGNI, FAZZONE (FI): “PRESENTATO UN EMENDAMENTO PER RIVEDERE LA SOGLIA DEL 30% PER GLI INDENNIZZI”
“La soglia del 30% per accedere ai benefici, previsto nel cosiddetto Decreto Sostegni varato dal Governo, deve essere rivista perchè rappresenta una ingiusta discriminazione nei confronti di migliaia di attività economiche che nel 2020 hanno subito pesanti cadute del fatturato pur al di sotto del 30% e non percepiranno alcun ristoro. Tante, troppe imprese, con questo nuovo meccanismo, seppure migliorativo rispetto a quello dei cosiddetti codici Ateco, resterebbero escluse dagli indennizzi. Recependo il grido di dolore che proviene ogni giorno dai nostri territori e dalle migliaia di aziende che stanno cercando di resistere tra mille sacrifici, il tracollo dei fatturati e gli investimenti necessari per adeguarsi alle misure legate alla pandemia, alla crescente e travolgente crisi economica imposta dall’emergenza Covid 19, ho presentato un emendamento proprio per superare quella che ritengo essere una soglia iniqua. Le modifiche che ho proposto ai commi 4 e 5 dell’art.1 del DL 41/2021 consentono di superare questa impasse e di determinare un indennizzo a tutti i contribuenti (imprese ed autonomi) in proporzione alla perdita di ricavi subìta e non solo unicamente a coloro che hanno avuto una flessione del 30%. Infatti se la norma rimanesse inalterata si determinerebbero delle iniquità, ad esempio, tra chi ha avuto una flessione del 30% e, quindi, ne avrebbe diritto e chi, invece, magari con una flessione del 29,5 % non ne avrebbe diritto. L’obiettivo è fissare un ristoro in proporzione alla perdita di fatturato per consentire a più contribuenti di essere indennizzati. Siamo di fronte ad un’emergenza straordinaria che ha investito come uno tsunami tutti i comparti produttivi e che, come tale, deve essere affrontata puntando sul massimo ampliamento della platea di chi ha sofferto, e purtroppo, sta soffrendo ancora per questa crisi economica devastante”.
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