La “Storia tra Contemporaneità e Mitologia Antica” di Serena Palombo
“ELPIS, Nel segno della speranza” è il titolo del bel romanzo che Serena Palombo ha dedicato a se stessa e “a tutti coloro che inseguono i loro sogni, senza mai perdere la speranza”. Circa 500 pagine suddivise in 37 capitoli, più un Prologo e un Epilogo, pubblicate in proprio nel 2021, con ISBN numero: 9798511341774, che l’autrice siciliana sottopone al giudizio dei lettori dai quali si aspetta commenti e recensioni.
Nata a Milazzo il 25 maggio del 1991, Serena Palombo ha conseguito il diploma come perito chimico nel 2010 anche se, alla tavola periodica, ha sempre preferito quella rotonda di Re Artù! Con qualche misurino di pazienza e una quantità elevate di perseveranza, ha mescolato il tutto all’ingrediente base ovvero a quella “forza di volontà” che la contraddistingue. “L’esperimento meglio riuscito – come scrive lei stessa nella piccola bio che accompagna il romanzo – è stato sicuramente la realizzazione del romanzo”. Di certo, tiene a precisare, “non è la fama che cerco, ma la continua fame di conoscenza”. Ecco perchè, “che siano negative o positive, le recensioni al libro sono molto gradite”, anche per migliorare il proprio stile narrativo là dove ce ne fosse bisogno. E questa umiltà di fondo dispone bene i lettori che, tramite mail, fanno arrivare a Serena i propri commenti e i complimenti. A partire dall’argomento scelto e dal titolo del romanzo “Elpis” ovvero il nome che nella mitologia greca viene attribuito alla personificazione dello spirito della speranza. Quella che il poeta antico Esiodo, ne “Le opere e i giorni” descrive come uno dei doni custoditi nel vaso regalato a Pandora, la prima donna mortale, creata da Efesto su ordine di Zeus. Grazie, dunque a Serena che riporta indietro le lancette dell’orologio del Tempo, immergendo i lettori in situazioni care al mito e facendoci incontrare personaggi dimenticati. In un intreccio che appassiona e che si va facendo metafora della vita stessa per additare a noi contemporanei quei valori universali intramontabili e consigliandoci di riabbracciarli e metterli di nuovo a fondamento della vita dei singoli e della collettività. Per salvare il Pianeta e far trionfare l’Amore per la Vita.
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