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Proseguiranno fino al 2 ottobre le visite alla mostra sul Castello Angioino. Soddisfazione e ringraziamenti dell’artista Antonella Di Schino.

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Antonella Di Schino

Presso il Castello Angioino di Gaeta è ancora possibile visitare la mostra fotografica di Antonella Di Schino, intitolata “Il Castello, inserita nel percorso immersivo”, ideato dall’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Inaugurata lo scorso 29 luglio, sarà aperta al pubblico fino al 2 ottobre 2022, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Nel mese di settembre, invece, l’apertura sarà soltanto di venerdì, sabato e domenica, negli stessi orari. L’ingresso è gratuito. L’iniziativa, fortemente voluta dall’Università, è stata concepita come un “itinerario culturale ibrido e sensoriale all’interno di alcuni tra gli spazi del Castello adibiti a carcere militare fino al 30 giugno 1990, giorno della sua chiusura. Basato su questo doppio binario, è composta da una dimensione visiva e da una sonora, e offre un’esperienza basata sul coinvolgimento diretto dei sensi del visitatore”.

Un’occasione davvero speciale per raccontare la storia del Castello nel…Castello stesso, facendo partire dalle 27 foto artistiche della Di Schino, allestite nella Camerata A (primo piano), un percorso che si completa al secondo piano e nelle cosiddette Celle piemontesi, dove ha inizio e si conclude lo storytelling immersivo sulla vita del carcere, con i ricordi diretti di alcuni testimoni.

Guardare, ascoltare, riflettere sono dunque i verbi da coniugare per far rivivere ambienti che furono di detenzione e di pena e che oggi, ospitando questi eventi culturali, si trasformano in “spazi vivi”. “Proprio le riflessioni su un passato e un’esperienza condivisi da tanti abitanti del carcere – spiega Antonella Di Schino – aiutano a comprendere valore e significato di questi “atti di testimonianza” che passano da volti e parole, oggetti e persone”. Oltre ad esprimere gratitudine per l’Università di Cassino, il Comune di Gaeta, la curatrice della mostra Mara Salipante e tutti coloro che hanno reso e rendono possibile proseguire con l’evento che attira ogni giorno un numero crescente di visitatori, Antonella Di Schino tiene a ringraziare pubblicamente lo sponsor ufficiale della manifestazione, ovvero la “Sim System” senza la quale – spiega – il progetto non si sarebbe potuto realizzare. “Oltre a finanziare e mettere a disposizione mezzi, materiali e competenze – aggiunge – il Gruppo ha partecipato fin dall’inizio alla realizzazione del percorso con consigli pratici e la fattiva presenza di suoi rappresentanti, in particolare del prof. Giuseppe Ciano che non finiremo mai di ringraziare”. La mostra fotografica, in particolare, è nata dall’esigenza di conoscere e far conoscere a fondo il Castello di Gaeta, sia come “luogo” che come “entità evocativa” da cui scaturiscono “riflessioni che spaziano dalla sfera intima a quella collettiva. Personalmente – prosegue l’artista – ogni foto scattata è frutto di una attenta ricerca partita da legami anche familiari (mio nonno è stato un soldato in Cirenaica ed ha vissuto il dramma della guerra) e personali (ho potuto “vivere” il Castello con altri occhi, saziando la mia sete di conoscenza, curiosità, emotività, allargamento di orizzonti”. Dopo aver studiato tanto, approfondito (anche grazie al contributo di persone esperte di storia locale come il prof. Luigi Cardi), Antonella Di Schino ha potuto far emergere nei suoi scatti come nelle interviste ai testimoni diretti (prigionieri o militari che hanno abitato il Castello) ciò che rischiava di restare sommerso e di non tornare più alla luce. “Se non altro per riscattare sofferenze di chi, come tanti Testimoni di Geova, è stato rinchiuso per motivi di fede e non certo per aver commesso dei reati”.

Visite tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 in agosto; solo il venerdì – sabato e domenica in settembre, stessi orari

Visualizzazioni: 708
a cura di: M.P.