L’Ucid Gaeta Sud Pontino, nella splendida cornice della sala conferenze di Palazzo De Vio, Gaeta ha presentato in esclusiva l’ultimo saggio scritto dall’Avv. Alfonso Mignone intitolato Gaeta e il suo diritto marittimo.
L’opera del Mignone, trattando dal punto di vista dell’analisi storica del diritto marittimo gaetano, costituisce il recupero della memoria sopita del passato glorioso della città sede di Arcidiocesi, ufficialmente mai consegnata alla storia come quinta repubblica marinara ma di fatto emblema di indipendenza, condivisione, lungimiranza e integrazione con il mare che la circonda.
La sezione Ucid Gaeta sud pontino ha dunque intercettato nelle pagine scritte dall’autore, le tematiche portate avanti nel corso dell’anno sociale appena conclusosi: espansione dell’offerta infrastrutturale del golfo; riduzione delle esternalità negative a carico della popolazione residente e non, prodotte dalla mancanza di vie alternative di comunicazione tra i comuni della provincia pontina e le zone del Molise e della Campania; accrescimento delle potenzialità del porto di Gaeta in grado di moltiplicare i benefici sui territori retroportuali circostanti e funzionalmente ad esso collegati; applicazione dei benefici fiscali previsti per il sud pontino dalla normativa in tema di aiuti di Stato.
Infatti il saggio, che contiene la prefazione curata dal dott. Arnaldo Beato, segretario di sezione, attraverso la citazione di fonti storiche custodite anche all’interno del Museo Diocesano di Gaeta, riporta alla memoria gli statuta e i privilegia del diritto marittimo gaetano medioevale ( dal XII secolo d.C.) analizzando pratiche ed usi mercantili che dimostrano una straordinaria lungimiranza dei detentori del potere temporale e degli operatori economici, categorie di agenti in continua negoziazione al fine di accrescere il benessere e lo sviluppo dell’intero Golfo assoggettato alla disciplina giuridica del codice marittimo gaetano. Quest’ultimo contenuto e integrato nelle norme civili, a dimostrazione del legame inscindibile tra Gaeta e l’economia del suo mare.
Non solo. Dalla lettura del saggio si evince la vocazione intermodale del commercio gaetano che esportava ed importava le merci utilizzando non solo il mare, com’è logico pensare, ma anche le acque del fiume Garigliano, sul quale esistevano veri e propri porti fluviali nei quali vigeva la sospensione del dazio: Suio e Traetto per citarne alcuni. La navigazione fluviale permetteva di raggiungere le zone interne dell’attuale sudpontino fino alle soglie di Montecassino.
Ma la scoperta più “entusiasmante” è certamente la propensione alla sostenibilità manifestata dalla Gaeta medioevale: limitazione delle quantità pescabili nel Golfo, turnazione dei pescatori, fermo pesca in alcuni mesi dell’anno per la rigenerazione delle specie. In una parola pesca sostenibile che per la prima volta, nel Mediterraneo, svariati secoli prima dell’Agenda 2030, veniva introdotta come regola da applicare. E nacque a Gaeta.
Intermodalità, sostenibilità, compartecipazione e negoziazione tra operatori economici e potere politico, un primo tentativo (riuscito!) di Partnership pubblico privata. Questa era la Gaeta che viene fuori dagli statuta gaetani dopo l’analisi di Alfonso Mignone e per questo motivo la sezione Ucid Gaeta Sud pontino ha voluto donare alla città di Gaeta nella persona del suo Sindaco dott. Cristian Leccese, all’Arcivescovo Mons. Luigi Vari, alla Capitaneria di Porto di Gaeta rappresentata dal Capitano di fregata Leonello Salvatori, al Presidente del Gruppo giovani Imprenditori Unindustria Latina dott. Paolo Di Cecca e al Parco Riviera di Ulisse rappresentato dal dott. Alessandro De Filippis una copia del libro come restituzione di un pezzo di gloriosa memoria storica che deve fungere da stimolo e da monito a guardare alle origini per progettare il futuro. Un futuro che la sezione Ucid Gaeta sud pontino si augura sia intermodale, sostenibile e compartecipato a tutti i livelli per garantire un migliore sviluppo delle imprese già operanti sul territorio e la loro permanenza oltre che l’attrazione di nuove realtà imprenditoriali in grado di occupare altri lavoratori ed incrementare il PIL locale.
Ai relatori citati poc’anzi si aggiungono la sig.ra Marialuisa Simeone, presidente dell’associazione medioevale Il Muristan e il Dott. Benedetto Delle Site, Presidente Nazionale del Movimento Giovani Ucid al quale sono state affidate le conclusioni sui lavori.
I lavori sono stati aperti da S.E. Mons Luigi Vari il quale ha ringraziato la sezione UCID Gaeta sud pontino per le iniziative volte a stimolare la discussione costruttiva e propositiva su temi importanti quali l’infrastrutturazione del territorio. Il Sindaco di Gaeta Cristian Leccese ha manifestato il suo plauso per l’iniziativa ricordando la naturale vocazione della città a valorizzare l’economia del mare in quanto DNA del popolo gaetano; il capitano di fregata Leonello Salvatori ha ricordato l’importanza della risorsa marina come veicolo di sviluppo del turismo nautico, connaturato allo specchio acqueo del golfo e anche alle bellezze naturali che contiene; il dott. Paolo Di Cecca ha posto l’accento sulla centralità della blue economy nella pianificazione delle priorità di Unindustria e la continua interazione tra l’associazione di categoria da lui rappresentata e la sezione UCID Gaeta sud pontino. il Dott Alessandro De Filippis ha ricordato lo sforzo continuo fatto dal Parco Riviera di Ulisse per perseguire la via della sostenibilità marina come scelta di campo, La sig.ra Marialuisa Simeone ha contestualizzato la memoria storica degli usi mercantili medioevali citando personaggi storici e aneddoti contenuti in documenti custoditi nell’archivio diocesano. Il Presidente Delle Site ha ricordato l’importanza per i giovani imprenditori e non, di fare cultura d’impresa attraverso la memoria storica, di riscoprire la lungimiranza e la sinergia con le associazioni di categoria per portare avanti la missione dell’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti in compliance con la dottrina sociale della Chiesa. Il Presidente della sezione giovani UCID Gaeta Sud pontino dott. Dario Costanzo si è concentrato sull’importanza del cambiamento che talvolta risiede nella capacità di guardare indietro e migliorarsi, soprattutto nell’ambito dell’attività d’impresa, dove l’esperienza e la compartecipazione diventano conditio sine qua non per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. L’avv. Alfonso Mignone spiega le ragioni del suo interesse verso il codice marittimo gaetano risiedenti in una carenza di trattazione di almeno 150 anni, gap che è stato necessario colmare per avere un quadro organico del diritto marittimo a tutto tondo, di cui Gaeta, è espressione autorevole. La moderazione è stata affidata alla Presidente della Sezione Dott.ssa Valentina Di Milla che ha ricordato lo sforzo di sezione nell’anno sociale appena conclusosi di portare avanti un tema strategico per lo sviluppo del territorio quale è l’economia del mare.
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