“Il futuro che vorrei”: gli studenti hanno fiducia nel futuro ma temono di non avere gli strumenti per prendere la decisione giusta per il loro percorso di studi
Sarà presentato a Gaeta il 20 Aprile il nuovo sondaggio di Festivaldeigiovani® e Habacus sulle scelte nella formazione post-diploma
Gaeta, 17 aprile 2023 – I giovani sono molto più positivi e determinati a costruire il futuro che desiderano di quanto immaginiamo. Credono nell’importanza della formazione e ambiscono a svolgere un lavoro che li appassioni e valorizzi le loro attitudini. Il fattore economico non è così determinante nella scelta e in questo sono per la maggior parte sostenuti dai genitori. Molti però si immaginano un futuro lontano da casa e all’estero.
È quanto emerge dal sondaggio realizzato da Habacus, data company ad impatto sociale che fa da ponte tra il credito e la formazione post diploma attraverso la certificazione e l’orientamento, insieme a Noisiamofuturo, in occasione della VIII edizione di Festivaldegiovani® che si svolgerà dal 19 al 21 Aprile a Gaeta. Il campione di intervistati è di 1300 giovani della community Festivaldeigiovani®, con un’età tra i 16 ed i 19 anni, studenti degli ultimi tre anni delle scuole secondarie di secondo grado da Nord a Sud del nostro Paese. È un rappresentativo della Generazione Z che frequenta ancora la scuola, composto dal 57,51% di femmine, il 39,78% di maschi e il 2,71% che ha preferito la non identificazione di genere.
“L’obiettivo di questo sondaggio è aiutare i giovani a diventare consapevoli che il migliore investimento è su sé stessi.” dichiara Paolo Cuniberti, Ceo di Habacus, che incontrerà gli studenti in un evento sul tema, per commentare i dati emersi dalla survey. “Bisogna lavorare sull’orientamento affinché i ragazzi siano coscienti di possedere competenze che, attraverso un determinato piano di studi, possono portare ad intraprendere la professione desiderata. L’obiettivo di Habacus è rendere lo studente consapevole del proprio valore. Per fare una scelta cosciente di studio c’è bisogno di trovare dei mezzi, che possono essere prestito, una borsa di studio o la combinazione di entrambi”.
Cosa è emerso dal sondaggio nel dettaglio?
La maggior parte dei giovani ha le idee chiare su cosa fare terminata la scuola: il 71,5% intende intraprendere un percorso universitario contro il 3,9% che, invece, predilige una formazione professionale. A voler proseguire la carriera universitaria sono soprattutto le ragazze e chi non si è identificato come genere, mentre la formazione professionale è scelta quasi esclusivamente dai maschi. Il 16,4% degli adolescenti non sa ancora cosa fare una volta terminata la scuola superiore, il 6,89% vuole lavorare dopo il diploma, mentre l’1,2% intende prendersi un anno sabbatico. Il 70,3% del campione dichiara che la famiglia suggerisce di scegliere in base alle proprie ambizioni. Il 20,2% confessa che i genitori consigliano studi che garantiscano un lavoro sicuro e solo l’8,2% un percorso che permetta un lavoro che faccia guadagnare molto.
Come si informano i giovani per fare la loro scelta?
Il confronto con genitori, parenti e amici di famiglia resta la modalità informativa più diffusa, per oltre 36% degli adolescenti, così come i momenti di orientamento e formazione offerti dalla scuola (28%). Significativa la percentuale (25%) di giovani che si informano attraverso Internet e social media., mentre il 6% trova utile confrontarsi con gli amici. Solo il 4,6% del campione ha dichiarato invece farsi ispirare dai personaggi che piacciono
e che diventano per loro modelli da imitare. Al primo posto ci sono gli imprenditori (38,3%) e il mondo dell’impresa con impiegati e dirigenti (12,6%). Il 31,5%, ritiene fonti preziose di informazione ed orientamento i rappresentanti di istituzioni e/o enti pubblici. Fiducia anche a volontari e attivisti (7,2%), mentre influencer e testimonial social sono i riferimenti solo del 10% del campione che ha risposto al sondaggio. Resta il fatto che la maggior parte degli adolescenti (48,44%) teme di non aver strumenti necessari per una scelta consapevole.
Quali sono i sogni e le passioni alla base delle scelte della GenZ?
Il 31,5% desidera realizzarsi professionalmente con il lavoro dei propri sogni. Il 21,9% ambisce a trasformare le proprie passioni in una professione. I giovani prestano attenzione anche alle loro capacità ideali. Infatti il 23,6% immagina nel proprio futuro professionale un lavoro in linea con le proprie attitudini. Solo la restante parte del campione, invece, vorrebbe trovare un lavoro ben remunerato (11,3%) o un’occupazione stabile (11,5%).
In concreto cosa influenza la scelta del percorso di studi?
Per il 46,75% la disponibilità economica, di questa percentuale il 36,7% desidera informarsi sui possibili finanziamenti allo studio. Per il 26% dei giovani il fattore economico non è rilevante nell’influenzare la propria scelta: il 13,2% di questi sostiene che “tutte le opzioni sono valide indipendentemente dalla spesa”, e il 12,7% dichiara “c’è la disponibilità a sostenere la spesa per qualsiasi scelta”. Gran parte del campione (27,4%), ha dichiarato di non pensare al fattore economico. Il sentimento comune è il desiderio di viaggiare lasciando i propri luoghi di nascita. Infatti, solo l’8,98% ha dichiarato di voler vivere nella propria città d’origine. La maggior parte invece ha intenzione di trasferirsi e/o risiedere in una grande città in Italia (38,7%) o all’estero (33,36%) Di questi ultimi, il 13,31% in Europa mentre oltre il 20% si immagina in Paesi extracomunitari.
In conclusione, la maggior parte degli intervistati ha fiducia nel futuro: ne ha molta quasi il 14%, e abbastanza il 51%. Appaiono un po’ sfiduciati il 27%, mentre il 3,3% preferisce non pensarci. Ciò che compromette la fiducia sono soprattutto le difficoltà economiche e la disoccupazione (37,1%). Segue la percezione dell’instabilità politica e sociale (24,7%) e l’insoddisfazione per un lavoro non gratificante (19,7%). A seguire la preoccupazione per le grandi emergenze climatiche e sanitarie (10,6%). I giovani sono consapevoli che la formazione sia un investimento ad alta resa. Quasi il 51% dei ragazzi e delle ragazze è d’accordo nel dire che lavorare su sé stessi e sulla crescita professionale e personale sia l’unica strada per dare forma al futuro dei propri sogni. Solo il 11% non lo sa e il 3% ritiene che non serva a poco o nulla.
Per tutti gli approfondimenti appuntamento giovedì 20 Aprile alle ore 12.00 al Festivaldeigiovani® a Gaeta.
Habacus è il primo mover in Italia a fare da ponte tra il credito e la formazione post diploma, offrendo come core business due tipi di servizi: l’orientamento e la certificazione, con lo scopo di aiutare gli studenti ad ottenere accesso al credito per finanziare i propri percorsi di studi universitario, di accademia e/o specializzante-professionalizzante post diploma.
Visualizzazioni: 341a cura di: Ufficio Stampa Festivaldeigiovani® Mariacristina Strazzullo
Ufficio Stampa Habacus Close to Media – Società fondata da Elisabetta Neuhoff Paola Ganapini, Chiara Sestili