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Cerimonia di consegna dei diplomi e dei “Diplomoro”, al Teatro Ariston di Gaeta

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Gaeta, 17 Luglio 2024 – Ultimo appuntamento con il “Diplomoro“, al Teatro Ariston di Gaeta, per l’Istituto di istruzione secondaria superiore “Giovanni Caboto”, emblema dell’istruzione nautica del comprensorio e punto di riferimento per decine e decine di alunni che ogni anno si iscrivono anche da altre regioni d’Italia. Quello di ieri è stato il terzo appuntamento per questa cerimonia tradizionale che, quest’anno, ha dovuto recuperare gli appuntamenti con quelle mancate per via della pandemia da Covid-19.

Così, come consuetudine, ieri sul palcoscenico si sono avvicendati i 101 studenti che hanno conseguito quest’anno il diploma nei vari settori – “Conduzione del mezzo navale”; “Conduzione di apparati e impianti marittimi”; “Conduzione di apparati e impianti marittimi ed elettronici” e “Logistica” – che hanno ritirato la pergamena del loro attestato di studio e i diplomati di cinquant’anni fa. Stiamo parlando degli alunni dell’anno scolastico 1973-1974 per i quali sono trascorsi ben cinquant’anni, e per molti di loro tante e tante ore di navigazione, da questo solenne momento in cui si sono ritrovati con i loro compagni di classe.

La cerimonia – aperta dal saluto della Dirigente scolastica, la prof.ssa Maria Rosa Valente, del sindaco di Gaeta Cristian Leccese e dal Magnifico Rettore dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, il prof. Marco Dell’Isola – ha contemplato anche la consegna di alcuni attestati destinati agli alunni eccellenti degli anni scolastici 2021-22 e 2022-23, vale a dire quelli che hanno ottenuto una valutazione pari a 100 e 100 e lode, nonché alunni che hanno brillato per meriti sportivi e civili.  Si tratta dei campioni regionali di vela (Claudio Germano, Francesco Crocco, Francesco Recco, Davide Mastantuono e Tommaso Caporali); i campioni provinciali di tennis tavolo (Salvatore Di Tucci, Alessandro Taglialatela e Matteo Cardillo); i campioni di atletica leggera (Armando Noi, Simone Di Grazia, Alessandro Perrone, Giorgia Muto e Tonia Testa); ed infine dei ragazzi protagonisti di alcuni salvataggi in mare, vale a dire Tammaro Lionetti, Gennaro Manuel Scognamiglio, Gioele Tomei e Francesco Antetomaso.

Consegnate anche le due importati borse di studio messe a disposizione, da alcuni anni, per gli studenti particolarmente meritevoli. La borsa di studio “Franco Trapani”, alla memoria del comandante e professore Trapani, del valore di cinquecento euro, messa a disposizione dal gruppo “Amici di Franco”, che la moglie e il dott. Insalago hanno consegnato a Riccardo Di Micco, e la borsa di studio “Antonio Troisi”, alla memoria del preside Troisi, sempre del valore di cinquecento euro ognuna, messa a disposizione dalla famiglia e consegnata dalla moglie agli alunni Sofia Spinosa e Daniele Trotta.

Una serie di riconoscimenti che dimostrano ancora una volta come questa realtà scolastica vada decisamente anche “oltre il mare”. D’altra parte lo ricorda anche il titolo del libro, pubblicato quest’anno che la realtà dell’istruzione nautica a Gaeta festeggia i 170 anni dalla sua nascita ufficiale, con la firma del regio decreto il 10 maggio del 1854, “L’Istituto nautico 1854-2024: 170° anniversario della fondazione…170 per il mare…oltre il mare”.  Fortemente voluto dalla Dirigente Valente – prima donna nella sua lunga storia ad essere al “timone” di questa scuola – e realizzato grazie al contributo alle ricerche e alla realizzazione di Erasmo Coccoluto, Alfredo Langella, Giuseppe Gallo, Damiano Magliozzi, Carlo Pasciuto, Gianpaolo Laselva, Luigi Mannucci, Cosmo D’Ovidio, Vera Mignano e Francesco Mignano, il testo racconta non solo dal punto di vista storico e documentaristico tutta la storia dell’istruzione nautica gaetana, ma anche le sfumature più attuali, l’evoluzione degli spazi che l’hanno accolta in città: da Palazzo Occagna a Palazzo Criscuolo, dall’ex-convento dei Padri Cappuccini alla costruzione dell’attuale sede che è sempre in trasformazione per fornire spazi all’avanguardia ai suoi alunni.

Pagine che si soffermano anche sugli alunni “illustri” – tantissimi e in eterogeni settori, non solo quello marittimo civile e militare – come il dott. Angelo Pietro Viola ricercatore e scienziato, o l’ammiraglio di squadra Raffaele Caruso, sottosegretario di Stato Maggiore della Marina Militare Italiana. Ambedue prematuramente scomparsi. Parole che non trascurano anche la storie delle donne protagoniste di questa istruzione, storicamente ritenuta al maschile, e che oggi contano il 20 % delle iscrizioni.

Un libro che ha ispirato anche un docu-film che nell’occasione è stato proiettato. “L’istituto nautico” realizzato da Cosmo Di Mille e Maurizio Rata, con la consulenza musicale di Salvatore Valente.

Una cerimonia ad alto livello emozionale, nella quale ha trovato spazio anche uno sguardo su uno dei possibili futuri per gli allievi: la prosecuzione degli studi con l’ITS Academy “Fondazione Caboto” presentato dal direttore Clemente Borrelli. E poi la grande conclusione con la consegna dei “Diplomoro” a commossi “capitani” e “macchinisti” che in fondo non hanno mai veramente lasciato i banchi di scuola, a dimostrazione del fatto che l’istituto “Caboto” riesce, da sempre, a centrare l’obiettivo di non essere una semplice scuola ma una vera e propria “comunità” di cui restare parte sempre e per sempre.

E se la Dirigente Valente in apertura ha voluto dedicare agli alunni la canzone del maestro Roberto Vecchioni – “Sogna, ragazzo sogna” –  consigliando ai “suoi ragazzi” di non smettere mai di rincorrere i loro sogni qualsiasi essi siano, in chiusura – invece, non senza ringraziare le foto di Cosmo Di Schino, le riprese di Pio Marzullo e l’attenta presenza dei Vigili del Fuoco che hanno sempre accompagnato gli eventi di quest’anno con impegno, dedizione e costanza –  non è servito altro che augurare a tutti, come ha fatto la conduttrice la giornalista e scrittrice Antonia De Francesco: “Buon vento!”.

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