“La Chirurgia come Arte”, al Gemelli esposta la mostra fotografica di Igor Vysoschuk promossa dal Centro Russo di Scienza e Cultura in Italia.
Una mostra fotografica, “La Chirurgia come Arte“, allestita al IV piano (corridoio Ala F) del Policlinico A. Gemelli per portare all’attenzione di pazienti e visitatori la bellezza dell’atto medico nella sua quotidianità.2
L’esposizione viene inaugurata oggi, giovedì 2 febbraio alle ore 15 e sarà ospitata nel Policlinico Gemelli fino al prossimo 13 febbraio. La mostra presenta una serie di immagini fotografiche in bianco e nero e a colori realizzate in momenti diversi all’interno dell’Istituto di Ortopedia Pediatrica G.I. Turner di San Pietroburgo con l’obiettivo di esaltare l’importanza dell’atto medico e chirurgico nella quotidianità della sala operatoria e del vissuto al letto del paziente. I 40 scatti esposti sono solamente una piccola parte di un più ampio progetto fotografico dedicato all’Istituto e realizzato dal giornalista e fotografo pietroburghese Igor Vysoscuk. I protagonisti della mostra sono i chirurghi e i loro piccoli pazienti, che nel corso di lunghi mesi, stanno portando avanti insieme la loro battaglia contro una grave malattia.
La mostra itinerante in Europa, promossa dal Centro Russo di Scienza e Cultura di Roma e già ospitata in un analogo evento dall’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige a fine 2016, trasforma la medicina e la fotografia in un ideale ponte tra Italia e Russia.
Un ponte, in particolare, per favorire lo scambio di conoscenze e competenze tra medici e ricercatori dei due Paesi con riguardo particolare ai giovani camici bianchi sollecitati a guardare alla sanità con ampio orizzonte e attraverso le lenti della cosiddetta global health (salute globale).
Come afferma l’autore, l’idea che sta alla base del progetto fotografico non è solamente quella di mostrare il medico e il bambino malato in situazioni concrete della degenza ospedaliera. Ciò che è importante in questo lavoro fotografico è il tentativo di comunicare al visitatore l’irripetibile atmosfera di calore umano costantemente presente nell’Istituto e di trasmettere i sentimenti che si creano nel rapporto tra il medico e il piccolo paziente. Questi sentimenti sono la fiducia, la simpatia reciproca, il comune sentire, la carità.
Tra le attività in programma nella giornata inaugurale del 2 febbraio si segnala la visita istituzionale della delegazione russa nei reparti e servizi del Policlinico Gemelli e una serie di incontri con medici e ricercatori per condividere progettualità e definire future collaborazioni.
La delegazione russa è composta da Vladimir Kenis, Vice Direttore dell’ Istituto Turner di San Pietroburgo, Direttore del Dipartimento di malattie neuro-ortopediche e sistemiche, Membro dell’Accademia Americana per la Paralisi Cerebrale e del board dell’Associazione Europea di Ortopedica Pediatrica; Melchenko Alena, Responsabile dei progetti internazionali e relazioni esterne Istituto Turner di San Pietroburgo; Igor Vysoschuk, giornalista e fotografo, autore della mostra, Oleg Ossipov, Direttore del Centro Russo di scienza e cultura di Roma, Andrey Pruss, Direttore del Centro Russo Borodina di Scienza e Cultura di Merano.Una mostra fotografica, “La Chirurgia come Arte“, allestita al IV piano (corridoio Ala F) del Policlinico A. Gemelli per portare all’attenzione di pazienti e visitatori la bellezza dell’atto medico nella sua quotidianità.
L’esposizione viene inaugurata oggi, giovedì 2 febbraio alle ore 15 e sarà ospitata nel Policlinico Gemelli fino al prossimo 13 febbraio. La mostra presenta una serie di immagini fotografiche in bianco e nero e a colori realizzate in momenti diversi all’interno dell’Istituto di Ortopedia Pediatrica G.I. Turner di San Pietroburgo con l’obiettivo di esaltare l’importanza dell’atto medico e chirurgico nella quotidianità della sala operatoria e del vissuto al letto del paziente. I 40 scatti esposti sono solamente una piccola parte di un più ampio progetto fotografico dedicato all’Istituto e realizzato dal giornalista e fotografo pietroburghese Igor Vysoscuk. I protagonisti della mostra sono i chirurghi e i loro piccoli pazienti, che nel corso di lunghi mesi, stanno portando avanti insieme la loro battaglia contro una grave malattia.
La mostra itinerante in Europa, promossa dal Centro Russo di Scienza e Cultura di Roma e già ospitata in un analogo evento dall’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige a fine 2016, trasforma la medicina e la fotografia in un ideale ponte tra Italia e Russia.
Un ponte, in particolare, per favorire lo scambio di conoscenze e competenze tra medici e ricercatori dei due Paesi con riguardo particolare ai giovani camici bianchi sollecitati a guardare alla sanità con ampio orizzonte e attraverso le lenti della cosiddetta global health (salute globale).
Come afferma l’autore, l’idea che sta alla base del progetto fotografico non è solamente quella di mostrare il medico e il bambino malato in situazioni concrete della degenza ospedaliera. Ciò che è importante in questo lavoro fotografico è il tentativo di comunicare al visitatore l’irripetibile atmosfera di calore umano costantemente presente nell’Istituto e di trasmettere i sentimenti che si creano nel rapporto tra il medico e il piccolo paziente. Questi sentimenti sono la fiducia, la simpatia reciproca, il comune sentire, la carità.
Tra le attività in programma nella giornata inaugurale del 2 febbraio si segnala la visita istituzionale della delegazione russa nei reparti e servizi del Policlinico Gemelli e una serie di incontri con medici e ricercatori per condividere progettualità e definire future collaborazioni.
La delegazione russa è composta da Vladimir Kenis, Vice Direttore dell’ Istituto Turner di San Pietroburgo, Direttore del Dipartimento di malattie neuro-ortopediche e sistemiche, Membro dell’Accademia Americana per la Paralisi Cerebrale e del board dell’Associazione Europea di Ortopedica Pediatrica; Melchenko Alena, Responsabile dei progetti internazionali e relazioni esterne Istituto Turner di San Pietroburgo; Igor Vysoschuk, giornalista e fotografo, autore della mostra, Oleg Ossipov, Direttore del Centro Russo di scienza e cultura di Roma, Andrey Pruss, Direttore del Centro Russo Borodina di Scienza e Cultura di Merano.
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