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Ambrogio Sparagna con il suo “Pinocchio” ha portato l’Auditorium nella Sala MediCinema del Gemelli

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Sembrava di essere in una sala dell’Auditorium Parco della Musica di Roma venerdì pomeriggio al Policlinico Universitario A. Gemelli dove il grande autore e musicista della canzone popolare Ambrogio Sparagna ha messo in scena il suo trascinante “Pinocchio e le Storie cantate” dedicato ai degenti grandi e piccoli dell’ospedale accompagnati dal personale sanitario, riuniti nell’occasione insieme ai familiari dei ricoverati, nella Sala cinematografica MediCinema all’ottavo piano del Gemelli. Con grande successo, e con momenti di commozione, a giudicare dal calore con cui lo speciale pubblico, composto da degenti pediatrici e adulti, ha accolto e accompagnato l’esibizione con un continuo battere ritmicamente le mani a tempo di musica, rispondendo agli “inviti” dell’artista, dei musicisti e degli attori.

Per la prima volta dall’avvio dell’attività della sala cinematografica, promossa da MediCinema Italia Onlus, dove due volte alla settimana vengono proiettati film di prima visione dedicati ai degenti del Gemelli, e dove sono in corso progetti di ricerca sul valore terapeutico del cinema con risultati interessanti, si è sperimentata anche  “la terapia di sollievo” con il teatro.

Grazie alla generosità di Ambrogio Sparagna e dell’Auditorium Parco della Musica di Roma e allo sforzo organizzativo del personale sanitario del Policlinico, i degenti del Gemelli hanno vissuto una esperienza davvero insolita e dall’effetto benefico, salutando con un lungo e convinto applauso l’accensione delle luci in sala dopo l’ora e un quarto della rappresentazion, intrattenendosi poi a parlare con gli artisti proprio come si fa nei teatri.

Lo spettacolo è una produzione originale di Teatro-Musica con le maschere e i burattini di Maurizio Stammati, gli strumenti musicali di Erasmo TregliaAlessia SalvucciMarco Iamele e i canti e le storie di Ambrogio Sparagna, che con il suo trio di musici composto da “Bellicapelli” e “Ciaramello”, hanno accompagnato e salutato ocn un arrivederci la platea dei degenti, co-protagonisti dello spettacolo, tra melodie e parole della tradizione italiana con il suo organetto e gli strumenti musicali curiosi della compagnia con gli eccellenti solisti dell’Orchestra Popolare Italiana del Parco della Musica di Roma. Salutando con un arrivederci.

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