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PREVENZIONE IN ROSA: A LATINA “IL VILLAGGIO DELLA SALUTE”

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La Breast Unit Aziendale di Latina, ha partecipato con una foltissima rappresentanza alla manifestazione tenutasi nel Capoluogo pontino sabato 12 ottobre, nei Giardini comunali. C’erano medici, infermieri e delegazioni delle numerose Associazioni di Volontariato che fanno parte integrante della Breast Unit, (Lilt Latina, Gomitolorosa, Andos di Aprilia, Latina, Sezze e Fondi, Le Capricciose di Formia e Minturno, Le Brigantesse di Itri, Mamma Margherita di SS Cosma e Damiano, AnnaLaura di Terracina, Lions di Latina, Terre pontine, Sabaudia-San Felice Circeo, Consulta delle Donne di Cisterna, Yoga Insieme di Latina. Organizzata dalla ASL di Latina in partenariato con il Comune di Latina, con il Patrocinio della Regione Lazio Assessorato al Turismo, Ambiente, Sport, Cambiamenti climatici, Transizione energetica, Sostenibilità, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma – Polo Pontino, Croce Rossa Italiana, Associazioni del Terzo Settore, la giornata voleva porre l’accento sull’importanza della prevenzione oncologica, degli Screening istituzionali, del ricorso ai Centri di Senologia, del fare rete nella lotta contro il cancro che, anche in questo territorio, colpisce ancora troppe persone, sebbene siano aumentate le percentuali di guarigione. Molto interessanti le relazioni tecniche con la presenza di medici delle Unità Operative della ASL e dell’Università. In rappresentanza dell’Università il prof. C. Di Cristofano che ha portato i saluti della Rettrice e del Preside, i professori, C. Potenza e R. Caronna, numerosi i Direttori della ASL, F. Ricci, F. Versaci, A. Battaglia, R. Fava, P. Nucera, R. Dal Piaz, C. Del Borgo, C. De Masi, G. Boboc, N. Salesi, G.P. Spinelli, Luigi Rossi, M. Colonna, Anna Di Lelio, G.P. Fanelli, S. Iacovacci.

Presente tutto il personale del PDTA della B.U, le Dottoresse S. Piroli, A. Martellucci, A. Costantino, S. Montechiarello, M.A. Ulgiati, A. Tomei, N. Ravazzolo, F. Serraino, A. Fontana, F. Martella, T. Di Palma, L. Di Troia e tutto il personale infermieristico con la Case Manager Marcella Schembari e il Coordinatore della B.U. Evangelista Fusco. Presenti per i vertici Aziendali la Dott.ssa L. Romagnoli, il Dott. Riccardo Marrone, il Direttore Sanitario Aziendale Dott. S. Parrocchia che ha dichiarato: “sono molto soddisfatto della riuscita dell’Evento che ha messo in evidenza tutte le attività di prevenzione che la ASL svolge sul territorio”. Una menzione a parte merita la Direttrice Aziendale della Unità Operativa della Comunicazione Dott.ssa A. Lombardi e il suo staff, le dottoresse R. De Grandis e M. Coluzzi, organizzatrici e veri artefici della riuscita dell’Evento.

Significativa la partecipazione  del mondo politico con l’Assessore Regionale Elena Palazzo da sempre vicina alla B.U. e punto di riferimento per le esigenze di salute delle donne in provincia, il Consigliere laziale Vittorio Sambucci punto di riferimento della Consulta delle Donne di Cisterna, il Sindaco di Formia Gianluca Taddeo, un Sindaco di elevato spessore culturale ed umano che ha dato voce alle donne del sud, aprendo uno sportello di Ascolto gestito dalla Associazione “Le Capricciose” Presidente A. Macaro, contribuendo alla collocazione del primo reparto Oncologico dell’Università Sapienza di Roma a Formia e in sintonia con la Direttrice Generale S. Cenciarelli potenziando l’ospedale Dono Svizzero con l’apertura del nuovo Pronto Soccorso, elevando l’offerta sanitaria a tutto vantaggio della popolazione del sud della provincia. Presente inoltre l’onorevole Giovanna Miele, anche lei da sempre vicina alla Breast Unit, componente della Commissione Cultura, componente del Gruppo Europa Donna Parlamento e componente della Commissione Oncologica della Camera dei Deputati.

Una bella, utile e gioiosa iniziativa per diffondere la cultura del “prevenire” oltre che del “curare bene e subito”, voluta in primis dalla dott.ssa Sabrina Cenciarelli, Commissario Straordinario della ASL, a cui hanno tutti tributato un plauso per la lungimiranza della iniziativa immediatamente condivisa dalla Sindaca Matilde Celentano.

Il “villaggio della salute” unito, quindi, per la “prevenzione in rosa”, perché “prevenire è vita” e la salute delle donne, nel suo complesso, deve andare sicuramente “oltre” il mese di ottobre tradizionalmente dedicato a queste tematiche. Cosa vuol dire fare la giusta prevenzione? Sottoporsi agli screening, ai controlli periodici, ma anche avere corretti stili di vita attraverso una sana alimentazione, il movimento, lo sport e tanto altro ancora. In particolare un grande successo hanno riscosso le dimostrazioni al pubblico delle pratiche Yoga del Gruppo “Yoga Insieme Latina”, coordinato dalla Maestra Giovanna Astuto che fanno parte di un PDTA della B.U. sulle Terapie Integrate in Oncologia.

Bisogna inoltre ricordare che la data del 13 Ottobre è stata scelta per celebrare nel mondo la Giornata del Tumore al Seno Metastatico.

L’idea è partita negli USA nell’Ottobre del 2009 quando fu istituita la “Metastatic Breast Cancer Awareness Day”, cioè la giornata dedicata alla consapevolezza e sensibilizzazione sul tumore al seno metastatico. Il merito di questa iniziativa è di sole 9 donne che hanno marciato su Washington fino alla Casa Bianca, riuscendo a sensibilizzare il Senato e la Camera dei Deputati. Il Italia la prima giornata del Tumore al Seno Metastatico si è svolta il 13 Ottobre del 2021, grazie all’azione di advocacy di Europa Donna la più importante Associazione Italiana presente in 47 Paesi Europei, la cui mission è: “rispondere efficacemente alle esigenze delle donne, prima, durante e dopo la malattia”. Chiediamo al Prof. Fabio Ricci perché è stato importante istituire questa giornata: “Mi preme innanzitutto sottolineare che nostra B.U. ha come punto di riferimento e una costante collaborazione con Europa Donna. Per quanto riguarda il tumore al seno metastatico nel nostro paese oltre 45.000 mila donne convivono con questa malattia. Il 6.3% dei tumori mammari risultano metastatici ab inizio. La prima cosa da sottolineare è che la ricerca continua a fare importanti progressi e oggi questo tipo di tumore può essere trattato e tenuto sotto controllo per molti anni cronicizzando la malattia. Comunque queste donne hanno bisogno di un PDTA dedicato all’interno delle B.U. non solo per garantire una lunga sopravvivenza, ma anche una buona qualità di vita, aspetto fondamentale per agire positivamente su queste pazienti dal punto di vista psicologico, lavorativo, sociale e familiare”. In sintesi possiamo concludere che “Il Villaggio della Salute” è stato un esempio di come fare e come comunicare la buona sanità, una esperienza da ripetere in tutta la provincia con la creazione di quella che la Direttrice Generale Sabrina Cenciarelli ha battezzato la “Compagnia itinerante della Salute”.

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a cura di: S.C.