Luisanda Dell’Aria, autrice di “Abbi Cura di te”, un libro autobiografico che racconta la sua storia, su Gaeta News 24!
Luisanda dell’Aria è nata a Roma ed è impegnata, da quasi quarant’anni, nell’istituzione pubblica. La sera, però, trova tempo da dedicare alla scrittura e così, dopo varie esperienze letterarie, ha affrontato, nel 2016, l’avventura cancro, decidendo di raccontarla. È nato così il manoscritto “Abbi Cura Di Te – Una storia vera“, con la precisa volontà di informare tutte le donne sull’esistenza del cancro all’ovaio e, soprattutto, sui sintomi ai quali stare attente. Pubblicato sul suo sito web, con il patrocinio di ACTO (Alleanza contro il tumore ovarico) e la prefazione di Matilde D’Errico, regista e autrice televisiva RAI, ha raggiunto, grazie al passaparola, tantissime persone che hanno potuto conoscere la sua esperienza, anche attraverso articoli, pubblicati sui social… Grazie alla scrittrice Catena Fiorello, la storia è diventa popolare su Facebook e Instagram e ha raggiunto moltissime associazioni, istituzioni, ricevendo un immediato riscontro e tanti commenti. Nei soli primi mesi di pubblicazione, è stato scaricato più di 3000 volte. Dopo il primo invito per una presentazione al pubblico, ne sono seguiti tanti altri. Dopo aver partecipato al corso di scrittura creativa “IO SCRIVO”, presso l’Ospedale Gemelli di Roma, tenuto da Matilde D’Errico, il manoscritto è poi diventato un docufilm che racconta, attraverso l’esperienza di 15 donne colpite dal cancro, il loro rapporto con la scrittura.
Vengono così organizzate nel tempo presentazioni con Alessandra Perotti, Roberta Maiolini, Valentina Ligas, sospese solo dal periodo Covid e poi riprese. Luisanda ha pubblicato articoli sulle riviste Salute Benessere e Fai Informazione.
Da allora non si è mai fermata e gira l’Italia in lungo e largo, isole comprese. Viene inviata a parlare sia alle donne che ai Convegni Scientifici per addetti ai lavori: medici, specialisti, ostetriche, infermieri, operatori sanitari. È un ‘onda che non si ferma, informando sempre più donne sull’esistenza del cancro all’ovaio e sui suoi sintomi. Ogni presentazione, ogni intervista è un tuffo nel passato e una porta spalancata verso il futuro.
I temi ricorrenti riguardano il cancro all’ovaio e i suoi sintomi: informazione, prevenzione, cure, nuove opportunità di cura, Breast Unit. Il 2024 inizia in modo scoppiettante, Luisanda Dell’Aria continua a parlare ovunque la invitino. E quando non la invitano parla con le donne che incontra durante le sue giornate piene di vita… al bar, al supermercato, al ristorante, a spasso con il suo cane Teddy e regala un segnalibro per informare e rendere consapevole chi ancora non sa. È l’urgenza, che sente dentro di sé, di far sapere che la spinge ad andare avanti.
Le Capricciose, con la Presidente Antonella Macaro e il Sindaco di Minturno, Gerardo Stefanelli, hanno organizzato nella Sala Consiliare del Comune, il 9 aprile 2024, una giornata di informazione e prevenzione sul cancro all’ovaio e i tumori ginecologici con “Abbi Cura Di Te” e i medici dell’Ospedale Dono Svizzero di Formia.
L’obiettivo di Luisanda resta quello di raggiungere con l’informazione quante più donne possibili per spronarle alla prevenzione e renderle consapevoli. Ad oggi il suo Abbi Cura Di Te è stato scaricato più di 15.000 volte.
Continuerà a portare in giro l’informazione finché ne avrà la forza. Tutte le donne devono sapere.
Ne abbiamo parlato con Luisanda Dell’Aria, autrice del libro autobiografico “ABBI CURA DI TE“, che racconta la sua storia
1. Chi è Luisanda Dell’Aria?
Sono un funzionario pubblico da quarant’anni e una scrittrice. Ho sempre creduto nella potenza della penna come strumento primo per comunicare con gli altri. L’ho molto utilizzata anche nella mia vita amministrativa devo dire con grande soddisfazione. Scrivere è una attività più lenta del parlare e consente di riflettere e misurare meglio le parole. Le parole sono infatti importanti, contengono emozioni, pensieri, esprimono la nostra emotività. Attraverso di loro diciamo chi siamo. Ho sessantatré anni, una famiglia tanto amata con tre meravigliosi nipotini, continuo ad attraversare la mia vita con la penna in mano ogni volta che sento di dover scrivere di qualcosa di necessario e utile anche agli altri.
2. Com’ è nata l’idea del libro autobiografico “Abbi cura di te”, che racconta la sua storia?
Ho incrociato, a un certo punto, sulla mia strada il cancro all’ovaio. Inaspettato, come per tutti, sconosciuto, come per molti. E proprio la mia sorpresa di fronte alla mia stessa ignoranza è diventata urgenza, prima per capire chi fosse e poi per raccontare alle altre donne. Ho cominciato a studiare il cancro all’ovaio scoprendo che non sapevo nulla e come me molte donne. Per un anno mi sono portata dietro i sintomi senza immaginare che fossero proprio loro i campanelli di allarme da indagare. Sono stata curata per altro, i sintomi scambiati con patologie minori, come capita in moltissimi casi. Un anno di confusione prima della diagnosi. Un anno determinante. Questa consapevolezza e l’aver appreso che la maggior parte delle donne confonde il cancro all’utero con il cancro all’ovaio, non conosce il cancro all’ovaio, pensa che il pap test sia uno screening risolutivo ma non è così, si occupa solo di una piccola porzione di utero, si è trasformata in urgenza di parlare alle donne per trasferire quello che avevo imparato e renderle consapevoli di quanto sia importante informarsi ed essere informate. Nasce così Abbi Cura Di Te. Ho la penna in mano, come dicevo lo strumento più potente per comunicare e ho deciso di scrivere per parlare alle donne attraverso la mia esperienza. Un’urgenza e un obbligo, chi sa deve informare e ogni donna ha il diritto di sapere. Giro l’Italia da cinque anni con il mio libro invitata da comuni, province, associazioni culturali e di categoria… e ogni volta che riesco a raggiungere una donna con le mie parole ho profonda la sensazione di aver messo il cancro all’ovaio all’angolo. Sono ammalata da otto anni, operata sei volte e in chemio terapia costante, anche adesso. Se avessi avuto le informazioni che sto cercando di divulgare non sarei in questa situazione di bilico. Ho fatto e sto facendo un gran chiasso attorno al cancro all’ovaio per portarlo fuori, togliere il velo di silenzio assordante che lo nasconde, e finché mi sarà possibile continuerò ad urlare per farmi ascoltare, farmi aiutare a portare l’informazione a tutte le donne.
3. Prevenzione sul Tumore dell’Ovaio. Chi deve farla, come, quando e perché?
Dobbiamo imparare ad avere cura di noi da ragazze e da qui il titolo Abbi Cura Di Te. I cancri ginecologici sono cinque: all’ovaio, al collo dell’utero, alla vulva, alla vagina, all’endometrio e li dobbiamo conoscere bene come conosciamo il cancro al seno. Da quando inizia l’età fertile e soprattutto da quando si è sessualmente attive è importante pianificare regolari visite ginecologiche, non ci possiamo fermare al passa parola delle nostre mamme. Durante la visita ginecologica verrà verificata la salute dei nostri organi sessuali: ovaie, utero, cervice, vagina e anche il seno. Dopo una prima palpazione dell’addome dovrebbe essere fatta una ecografia pelvica-transvaginale per vedere bene internamente gli organi, completa di color doppler per visualizzare vascolarizzazioni anomale che possono far sorgere dubbi. Dobbiamo superare la paura dei controlli regolari, qualunque problema preso al suo esordio può risolversi. Impariamo a non rimandare soprattutto se qualche sintomo ha fatto la sua comparsa. Impariamo a fare domande e a chiedere giusti approfondimenti se i nostri dubbi non sono dissipati.
Dopo otto anni di avventura, confronti costanti con numerose donne e medici posso dire che i sintomi del cancro all’ovaio si ripetono con costanza, sempre quelli, sempre gli stessi. Mal di pancia, mal di stomaco, difficoltà a digerire, pancia gonfia, problemi di stipsi e diarrea, bisogno frequente di urinare, inappetenza, sazietà immediata dopo aver iniziato il pasto, dolore pelvico e durante i rapporti. Se compaiono insieme o in rapida successione non dobbiamo trascurarli. Se non se ne vanno con una normale cura per gastrite e o colite dobbiamo non aver paura di porci delle domande e di porle al medico curante. Una approfondita visita ginecologica, completa di ecografia transvaginale e con valutazione del marcatore tumorale Ca 125, sensibile per le patologie ovariche, a giudizio del curante, è un’ottima prima indagine. Ed eventualmente approfondire con una tomografia computerizzata (TAC) e una risonanza magnetica (RM). Potremmo essere di fronte a un cancro all’ovaio e potremmo avere l’occasione di prenderlo al suo esordio e salvarci la vita con una diagnosi precoce. Non voglio spaventare nessuno ma vorrei dire che personalmente avrei voluto essere spaventata: non avrei perso un anno importantissimo per la mia vita. Questo vuol dire Abbi Cura Di Te.
4. A chi bisogna rivolgersi per la diagnosi e cura del Tumore dell’ovaio?
Purtroppo è un cancro molto difficile e ha bisogno, per essere affrontato nel migliore dei modi, di centri specializzati in tutte le competenze necessarie con percorsi diagnostici e terapeutici multidisciplinari (Pelvic Unit). Informarsi bene sul centro specializzato più vicino alla propria residenza, uscendo dal falso mito “è buono perché è vicino a casa” costituisce la differenza vera sull’esito degli interventi e delle cure. Capisco che stare male e dover andare anche lontano da casa può essere un grande peso ma avere maggiori possibilità di una chirurgia altamente specialistica, essere curate al meglio e restare vive è una grande speranza.
5. Stiamo parlando di un Tumore di cui, forse, c’è una scarsa informazione. Chi può aiutarci a saperne di più?
C’è ancora scarsissima informazione e quasi unicamente lasciata in mano alle associazioni: le ACTO, la LOTO, Mai Più Sole, Zittocancro… Svolgono una attività straordinaria ma dovrebbero intervenire le istituzioni e fare campagne informative di sensibilizzazione e prevenzione capillare. Informare le donne attraverso le strutture più vicine ai cittadini, i medici di base, i ginecologi.
ACTO, Alleanza contro il tumore ovarico è l’unica Associazione che si occupa di questo cancro a livello nazionale, è organizzata anche in associazioni regionali e oggi sono sette le ACTO Regionali – Piemonte, Lombardia, Toscana, Puglia, Campania, Sicilia e Triveneto. Svolgono costantemente una attività di informazione capillare e specifica di grande importanza. Sui loro siti si possono trovare le informazioni sui centri specializzati (Pelvic Unit) sul territorio nazionale ai quali rivolgersi, sulla prevenzione, e sulla cura oltre le cure: tutte quelle attività che prendono per mano la paziente e la fanno sentire meglio. Il cancro ovarico rappresenta ancora oggi il cancro ginecologico con la più alta mortalità, essere informate, diventare consapevoli, saper scegliere il centro specializzato significa lasciare aperta la porta alla vita. Incontro donne tutti i giorni e nel novanta per cento dei casi la risposta è sempre la stessa, non sapevo niente, credevo bastasse il pap test. Non mi stanco di girare l’Italia e cercare le donne una per una e trasferire le mie informazione ma non possiamo restare sole, le istituzioni devono intervenire. La timidezza dell’informazione ancora così diffusa su questo cancro limita l’accesso alla giusta consapevolezza.
6. Quali sono i progetti futuri. C’è un sogno che vorrebbe realizzare?
Continuare a portare in giro l’informazione e la prevenzione con Abbi Cura Di Te, parlare alle donne, tirarle fuori dalla paura dei controlli, renderle autonome dalla paura. E poi riuscire a pubblicare il mio nuovo romanzo. Mi occupo ancora di donne ma da un altro punto di vista. Molto spesso siamo destinatarie di atteggiamenti maschili, comportamenti, parole che cultura, educazione o il solo fatto di essere donne ci fanno percepire come giusti ma giusti non sono. Situazioni sottili, sfumature in apparenza, ma bruciano le ali. Il mio sogno nel cassetto… vivere abbastanza a lungo da poter arrivare a tutte le donne. La dedica di Abbi Cura Di Te è “Alle donne sane perché vi restino tutta la vita”, questo è il mio sogno, raggiungerle.
7. Un messaggio per tutte le donne colpite da questo tumore, cosa direbbe?
Lo so, la notizia quando arriva è molto brutta, squassa e destabilizza. Ma vi prego care amiche, restiamo con i piedi per terra, cerchiamo il miglior centro specializzato e puntiamo alle migliori cure. La vita è la nostra, ne dobbiamo avere cura, soprattutto nel momento più buio e difficile e non dobbiamo mai perdere la speranza. La voglia di ridere, sorridere, amare, emozionarci dice chi siamo e chi vogliamo essere: noi stesse con le nostre leggerezze e le nostre paturnie. Il cancro toglie quello che noi gli consentiamo di togliere. Restiamo noi le più forti, lui dietro le spalle. Un filo di rossetto e si esce…
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Blog: LUISANDA DELL’ ARIA – ABBI CURA DI TE
Visualizzazioni: 367a cura di: Maria Vaudo