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Art 4 ART. Arte e Digital Medicine: la nuova frontiera del Centro di Radioterapia Oncologica avanzata

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Ieri, lunedì 3 giugno, evento per la conclusione dell’innovativo Gemelli Art con la partecipazione di Pierpaolo Piccioli, direttore creativo della Maison Valentino. Il lancio della nuova raccolta fonti per ristrutturare i reparti di degenza e Day hospital della Radioterapia Oncologica del Policlinico A. Gemelli IRCCS.

Gestione multidisciplinare delle patologie tumorali, le più sofisticate e innovative tecnologie oggi disponibili per la cura dei tumori, apparecchiature di ultima generazione per consentire un’elevatissima precisione e riduzione della tossicità. Una macchina disponibile al momento in meno di 10 centri al mondo e che rappresenta la punta avanzata della ricerca tecnologica nel mondo della radioterapia. Sale della terapia con esclusive raffigurazioni artistiche delle bellezze di Roma. Sala di terapia dedicata ai bambini con malattie neoplastiche decorata con affascinanti e coloratissimi scenari marini dove giocare e vincere la paura. Un acceleratore equipaggiato con una risonanza magnetica che consente al paziente di collaborare alla terapia e che ha stimolato il designer della maison di Valentino, Pierpaolo Piccioli, a realizzare un ambiente speciale per sostenere i pazienti in questo percorso. Il progetto del nuovo reparto di Radioterapia 3.0 per ristrutturare i reparti di degenza e Day hospital della Radioterapia Oncologica del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS che sarà realizzato con una raccolta fondi.

È questo “Gemelli ART” (acronimo di Advanced Radiation Therapy), struttura unica nel suo genere in Italia, altamente specializzata, nata per offrire a degenti e a pazienti ambulatoriali trattamenti all’avanguardia in radioterapia oncologica in un contesto particolarmente accogliente e confortevole davvero esclusivo.

Il racconto di questo progetto giunto al suo coronamento è stato al centro di “Art 4 ART. Arte e Digital Medicine: La nuova frontiera di cura per la persona”, titolo scelto per l’evento che si è svolto ieri, lunedì 3 giugno presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, e che sintetizza l’essenza di Gemelli ART, il Centro di Radioterapia Oncologica del Gemelli, che unisce alta tecnologia, arte e attenzione alla relazione con i pazienti.

Il Polo Radioterapico “Gemelli ART” diretto dal professor Vincenzo Valentini, Direttore del Dipartimento Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia del Policlinico Gemelli e Ordinario di Radiologia all’Università Cattolica, rappresenta uno dei punti più alti dell’eccellenza della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS per quanto riguarda la cura dei pazienti oncologici.

L’evento, moderato da Benedetta Rinaldi, giornalista e conduttrice televisiva di Rai Uno Mattina, si è aperto con i saluti del Presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS Giovanni Raimondi. “L’acronimo Art – ha detto il Presidente Raimondi –  col suo richiamo all’arte, esprime con grande efficacia una concezione della malattia della cura e della vita: la bellezza è ineludibile, la ricerca del bello è un moto dell’animo ed è un modo ineliminabile per il risveglio della persona. Allevia la sofferenza soprattutto in un luogo di cura, consolando il cuore. Di questo sforzo di fare della radioterapia un luogo bello sono grato a quanti hanno aiutato a renderlo possibile, dall’inizio fino a oggi”.

“Alla tecnologia abbiamo dedicato tutto negli ultimi anni, forse troppo – ha aggiunto Rocco Bellantone, Direttore Direzione Governo Clinico del Policlinico Gemelli e Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica – . Entrando nello stato d’animo dei pazienti e creando un ambiente degno di questo nome possiamo far sì che i cattivi pensieri possano allontanarsi. La chiave è quella fatta propria dal progetto Gemelli Art: fare della sofferenza degli altri la propria sofferenza”.

All’evento era presente Vittorio Donato, Presidente Eletto Associazione Italiana Radioterapia Oncologica.

Sono intervenuti l’artista Silvio Irilli, che ha realizzato i dipinti raffiguranti l’acquario del Gemelli Art, Nataša Govekar, Direttore della Direzione Teologico-Pastorale del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede e Pierpaolo Piccioli, direttore Creativo Maison Valentino.

A conclusione dell’evento il professor Valentini ha presentato il Progetto del nuovo reparto di Radioterapia 3.0

L’appuntamento del 3 giugno è stato anche l’occasione per lanciare una nuova raccolta fondi.  Obiettivo è raccogliere un milione di euro per ristrutturare – con lo stesso criterio di Art 4 ART – i reparti di degenza e Day hospital della Radioterapia Oncologica del Policlinico A. Gemelli IRCCS.   

Gemelli ART dotazione tecnologica e struttura in continua evoluzione

“Il rinnovo della tecnologia ci ha consentito di mettere a disposizione apparecchiature per la cura dei tumori di ultima generazione, tutte basate su tecnologia guidata dall’imaging TC, per consentire un’elevatissima precisione e riduzione della tossicità – afferma il professor Valentini”. Una delle 5 apparecchiature utilizza l’imaging di Risonanza Magnetica, che grazie alla capacità di acquisire 8 immagini al secondo consente di curare lesioni in movimento come quelle del polmone, dell’addome superiore e della pelvi. Questa macchina è disponibile al momento attuale in meno di 10 centri al mondo e rappresenta la punta avanzata della ricerca tecnologica nel mondo della radioterapia. Le 5 macchine sono utilizzate per 14 ore al giorno e solo nello scorso anno sono state utilizzate per più di 3 mila pazienti oncologici. Oltre ai 5 acceleratori lineari è stato realizzato un Centro di Radioterapia Interventistica nel quale attraverso il posizionamento di sonde guida si riesce a far arrivare le sorgenti radioattive nel contesto del tumore e a depositare elevatissime dosi che sono in grado di curare, in poche sedute, neoplasie altrimenti difficilmente accessibili, senza determinare significativi effetti collaterali.

La bellezza dentro Gemelli ART, tra Colosseo, Aventino, icone sacre e giardini

Accanto al rinnovo delle tecnologie e al volume dell’offerta dei trattamenti, si è curato di accogliere i pazienti, che arrivano impauriti, spesso con dolore e fiaccati da una solitudine esistenziale, offrendo loro la bellezza dell’arte di Roma. “Siamo consapevoli, infatti che hanno bisogno di uscire dal loro isolamento per recuperare una relazione con chi li affiancherà durante il percorso di cura – dice il professor Valentini”. Per tale motivo sono state decorate le sale della terapia riproducendo dei luoghi di Roma familiari ai pazienti. Gli acceleratori sono collocati all’interno dell’arena del Colosseo, nel giardino degli aranci dell’Aventino, nel parco di villa Adriana”.

L’attività di Gemelli ART per i piccoli pazienti in cura contro i tumori

“Ai bambini abbiamo dedicato una sala di terapia trasformandola in un grande acquario nel quale l’acceleratore è stato trasformato in un sottomarino – continua il professor Valentini. I bambini sono invitati a diventare i capitani di questo sottomarino, sconfiggendo così la paura di restare soli”. Gemelli ART dispone anche di una sala di attesa, un’area ‘magica’ dove i piccoli pazienti oncologici, in attesa di essere sottoposti a trattamento radioterapico, possono giocare in un mondo fiabesco grazie ai dipinti realizzati lungo i corridoi dal pittore Silvio Irilli e vincere la paura delle terapia.

Invita ad affrontare il dolore con animo tranquillo e fiducioso anche il prezioso mosaico di Padre Marko Rupnik, raffigurante “La tenerezza di Dio”, collocato nel corridoio di accesso agli ambulatori.  Una madre con gli occhi tristi indica un bambino che con la sua mano sinistra asciuga le lacrime della mamma, e con l’altra invita a unirsi a lui che come tutti i bambini rappresenta la speranza perché guarda oltre la tristezza di quel momento e cerca la protezione del Padre dove germoglierà rinnovato.

Aree di specializzazione

L’acceleratore equipaggiato con una risonanza magnetica consente al paziente di vedere in uno schermo dove si posiziona la sua malattia e, controllando il respiro, collocarla nel punto esatto dove le radiazioni potranno colpirla in maniera ottimale. Questa opportunità unica nel mondo delle terapie oncologiche, con la quale il paziente collabora alla terapia, ha stimolato il designer della maison di Valentino, Pierpaolo Piccioli, a realizzare un ambiente speciale per sostenere i pazienti in questo percorso.

L’umanizzazione delle cure e il sollievo dal dolore

La Radioterapia è una disciplina clinica che si serve di radiazioni per la cura principalmente dei tumori, ma non viene solo utilizzata per scopi curativi, volti cioè alla guarigione del paziente, ma anche per scopi palliativi, per alleviare il dolore e migliorare la qualità della vita in casi di neoplasie in fase avanzata di malattia con l’obiettivo di garantire il massimo dell’umanizzazione delle cure.

Per questo motivo alla Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS è stato appena assegnato il premio Gerbera d’oro 2019 dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e dalla Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti per il progetto “L’impegno del Gemelli Art per l’umanizzazione dell’esperienza di cura”.

Il Gemelli ART sposa la filosofia della “Rete del sollievo” prefiggendosi l’obiettivo di non solo erogare terapie utilizzando le migliori tecnologie disponibili al fine di ridurre il dolore fisico del paziente, ma integrando le stesse all’interno di un percorso terapico che includa servizi di presa in carico della persona-paziente che concorrono a donare sollievo nel rispetto della qualità di vita e della dignità dell’essere umano. Questo obiettivo può essere raggiunto anche attraverso la diffusione della cultura del sollievo come emblema etico di prossimità emotiva, che ponga la persona-paziente al centro di un processo di accompagnamento che passa attraverso azioni, ascolto empatico e uno “stare accanto”, perché nessuna persona, paziente o familiare, si senta abbandonato e solo durante il percorso.

Piccioli: con Gemelli Art per far sentire pazienti supereroi

“Abbiamo pensato che questo paesaggio fantastico potesse dare forza e aiutare a sentirsi persone e non pazienti, supereroi e non sconfitti”. A descrivere il suo contributo alla decorazione del Gemelli Art è stato il direttore creativo della Maison Valentino, Pierpaolo Piccioli, intervenuto ieri al Policlinico Gemelli alla presentazione del progetto, che proseguirà con la ristrutturazione anche dei reparti di degenza e di day hospital. “Questo, come sapete – ha evidenziato – non è il mio pubblico usuale. Ho conosciuto tramite un’amica comune Vincenzo Valentini e attraverso le sue parole ho capito la passione e l’empatia con cui cura i pazienti, invece di trattarli solamente. Gli ho domandato cosa potessi fare perché volevo condividere il suo percorso, e mi ha detto: ‘Servirebbe portare un po’ di bellezza, che lei conosce bene, in questo posto’. Ho visto come funziona il macchinario per la radioterapia, ho provato l’assenza di speranza in quella stanza e ho pensato che il paziente in qualche modo, in quella situazione, si potesse sentire come un supereroe di se stesso per combattere la malattia, come in un videogioco. E per questo ho creato, con la collaborazione del direttore delle scenografie del Teatro dell’Opera di Roma, Maurizio Varamo, un paesaggio da videogame, né apocalittico né paradisiaco. Con un aspetto poetico e umano”.

Fonte: Art 4 ART. Arte e Digital Medicine: la nuova frontiera del Centro di Radioterapia Oncologica avanzata – Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS (policlinicogemelli.it)

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