Il Gemelli miglior ospedale italiano per Ginecologia e Ostetricia, Gastroenterologia e Pneumologia
Intervista al Dott. Valerio Gallotta, un professionista stimato per competenza e professionalità
Il futuro delle neoplasie ginecologiche oggi è finalmente più ‘rosa’. La lettura del professor Scambia a ESMO
ASCO 2024: le novità nel campo della ginecologia oncologica commentate dagli esperti del Gemelli

Bastione “la Favorita”, l’inaugurazione giovedì 21 giugno

Condividi

Gaeta 18 giugno 2018C’è grande attesa per la riapertura, dopo i lavori di restauro, del Bastione “la Favorita“, nel cuore del centro storico di Gaeta. La cerimonia d’inaugurazione è in programma giovedì 21 giugno alle ore 19 quando il Sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano scoprirà prima la targa del restaurato monumento ai caduti della I Guerra Mondiale, anch’esso oggetto di lavori di recupero e consolidamento statico, per poi proseguire col taglio del nastro del monumentale bastione in via Faustina.

Restituiamo alla città in tutto il suo splendore – dichiara il Sindaco Mitrano – un altro gioiello prezioso della storia di Gaeta “. “Con immensa gioia – prosegue il primo cittadino – possiamo finalmente aprire le porte del Bastione la Favorita che, scrollandosi di dosso lo stato di decadenza in cui versava da troppo tempo, si presenta oggi con una nuova veste”. Una rilevante tappa – aggiunge Mitrano – della nostra Amministrazione che va ad aggiungersi al percorso di recupero e valorizzazione dei siti storici ed artistici del territorio”.

Dopo l’ex Caserma Cosenz divenuto Palazzo della Cultura, i Bastioni Carlo V, la Gran Guardia anch’essa acquisita al patrimonio comunale, la Chiesa di S. Giovanni a Mare, la Porta Domnica restaurata grazie alla sinergia tra Comune e la Fon­dazione Del Roscio, l’ex Palazzo Comunale, adesso è la volta del Bastione “la Favorita”. L’immobile ex terrapieno Cor­po di Guardia  denominato anche “Giardino pensile di Via Faustina” ebbe un ruolo rilevante durante la dominazione spagnola, iniziata nel 1504 quando Gaeta divenne piazzaforte del Regno di Napoli. Ferdinando “il Cattolico” fece quindi gettare le fonda­menta di quella poderosa cinta muraria che venne poi compiu­ta da suo nipote, l’imperatore Carlo V, e che da questi prese il nome. In tal modo, negli anni dal 1516 al 1538, sorsero in li­nea ininterrotta diversi bastioni e cortine sovrastati dalle relative batterie di cannoni. Tra questi anche la batteria “la Favorita”. Durante inumerosi assedi che la Piazza­forte di Gaeta subì, svolse sempre con notevole efficacia compiti di fiancheggiamento e di difesa del porto, pur essendo una batteria ridotta per numero di pezzi d’artiglieria. Anche durante l’Assedio del 1860-61 contribuì alla difesa della Piazza con artiglierie ad un solo ordine scoperto, com­poste con tre cannoni lisci da 60 libbre. Nel 1927 Gaeta venne cancella­ta dal novero delle Piazzeforti e nel contempo fu prescelta come principale base navale militare del Tirreno. Il Palazzo Reale e “la Favorita” divennero degna sede del Comando Marina fino all’ar­mistizio dell’8 settembre 1943. Il bastione infine fu assegnato alla Marina Militare e, nella metà del XX secolo, all’Amministrazione Finanziaria ed utilizzata come mensa e circolo ufficiali. Il Ministero per i Beni e le Atti­vità Culturali – Soprintendenza per i Beni Architettonici e Pae­saggistici per le Province di La­tina e Frosinone, in risposta alla richiesta di verifica di interesse culturale dell’immobile in argo­mento dell’Agenzia del Dema­nio – Filiale Lazio, autorizzava l’alienazione dell’immobile a fa­vore del Comune di Gaeta. Con atto notarile pubblico del 20 dicembre 2012, il Comune di Gaeta ha acquistato definitivamente l’immobile.

“Abbiamo sempre considerato – precisa il Sindaco di Gaeta – il nostro patrimonio storico, arti­stico e culturale volano fonda­mentale per l’economia citta­dina, elemento catalizzatore di nuovi e rilevanti flussi turistici in grado di fornire determinan­ti input di sviluppo del tessuto sociale, commerciale ed im­prenditoriale”. “Portiamo a buon fine – conclude Mitrano – un’opera di restauro, riqualifi­cando e valorizzando, uno dei tesori storici ed artistici della nostra Città: un bene culturale, testimonianza materiale avente valore di civiltà ed oggi, patri­monio della collettività”.

Visualizzazioni: 1.644
a cura di: Addetto Stampa Dott. Andrea Brengola