CARRI 630^ EDIZIONE DEL CARNEVALE DI PUTIGNANO
TEMA GENERALE PROPOSTO DALLA FONDAZIONE: un viaggio nel tempo possibile grazie al misterioso composto “Farinelite N630”.
- TITOLO – Questo mondo e l’altro
Associazione Carta…Pestando – Maestri cartapestai Pinuccio Nardelli e Diego Simone
Tema: La Farinelite N630 ci ha catapultati negli anni ’70. In questo periodo l’arrivo del colore nel mondo televisivo, inevitabilmente, cambia la percezione dei programmi trasmessi: i telespettatori si sentono privi di filtri che gli impediva fino a quel momento di godersi la tv come se stesse vedendo scene di una vita reale. L’alienazione dell’uomo, che fino a quel momento era stata intesa in senso marxista, viene sostituita dall’alienazione che si compie davanti a uno schermo, e che non è quindi più assenza di lavoro dunque, ma assenza di sé stessi e bisogno di “alienarsi” in un’altra figura, quella di un personaggio, dell’eroe dei nostri sogni.
Una bambina, impugnando un iconico telecomando, decide di abbandonarsi all’effimero intrattenimento proposto da una piramide di televisori a tubo catodico. All’interno di essi prendono vita diversi scenari che hanno caratterizzato, seppur in maniera differente, l’alienazione dell’uomo legata al più potente mezzo di comunicazione di massa esistito fino ad ora. Dall’arte astratta ai primi film fantastici, dall’esplorazione del suolo lunare all’invenzione di un mondo di plastica con una bambola rivoluzionaria, passando dalla trasformazione dei prodotti di massa della Pop Art arrivando agli eccessi del movimento hippy.
Nel novecento il mondo è certamente cambiato e la tv ha inaugurato un’era dominata dai messi di comunicazione. Quale sarà il punto di arrivo? Solo chi vive nel presente può testimoniare quanto sia diventata sottile la linea che separa “questo mondo e l’altro”, conoscendo il significato di quella M a forma di infinito posta alla punta della piramide di televisori.
- TITOLO – RewAInd!
Associazione cArteinregola – Maestro cartapestaio Deni Bianco
Tema: Anno 2042. Ci troviamo in un mondo dominato dai robot. Programmati dall’Intelligenza Artificiale a da software sempre più elaborati, le loro performance sono diventate di gran lunga superiori a quelle umane. Un grande calcolatore divora dati che provengono dal controllo e dalla memorizzazione quotidiana di ogni nostra interazione con apparecchi elettronici. Decenni di immagazzinamento e processamento di questi dati, hanno insegnato alle macchine a sviluppare forme di percezione e conoscenza imbattibili.
E gli umani? Eccoli, dopo decenni in cui hanno delegato il loro pensare alla tecnologia, hanno cervelli atrofizzati e i robot si apprestano a gettarli al macero. Le macchine li manipolano a loro insaputa e sono sfuggite al loro controllo. Hanno preso il sopravvento nella società in ogni settore, nei ruoli e nelle professioni apicali.
Non è stata una grande idea questo viaggio nel tempo. Rewind! Riavvolgiamo il nastro per tornare ad un mondo più umano.
Il progetto di quest’opera è stato realizzato con l’aiuto dell’AI.
- TITOLO CheckPEACE & Love
Associazione Con le mani – Maestro Cartapestaio Angelo Loperfido
Tema: Gli anni sessanta furono caratterizzati dal movimento hippie; una ventata di aria nuova e “colorata” (figli dei fiori), che contrapponeva alla cultura corrente, fatta di istituzioni, di dogmi, di politica del consumismo e di guerra (Vietnam), la controcultura dell’amore, della fratellanza, della libertà personale e sessuale, della pace.
Nel nostro viaggio indietro nel tempo abbiamo immaginato una comunità hippie che, a bordo del noto pulmino Volkswagen, grazie alla Farinella – sfarinato di ceci – si ritrova in una condizione di festa e di allegria, tipica del nostro Carnevale.
Il titolo riprende il famoso slogan dell’epoca: Peace&Love (pace e amore) con l’aggiunta della parola “check” che, unendosi alle prime tre lettere della parola successiva (pace), compone la scritta “checkpea” che in inglese vuol dire “cece”, ingrediente della Farinella.
- TITOLO – Revolution
Associazione Carta&Colore – Maestri Cartapestai Vito e Paolo Mastrangelo
Tema: L’opera si ispira ad una delle più grandi invenzioni storiche che nel tempo ha portato continui cambiamenti nella nostra società. L’invenzione della televisione: nel 1927 un inventore statunitense, Philo Farnsworth, creò il primo schermo dotato di tubo catodico, un cilindro di vetro con due elettrodi che grazie alla corrente elettrica consente di creare fluorescenze, quindi immagini. L’invenzione suscitò subito un grande interesse. La televisione negli anni ha subito diversi cambiamenti fino ad arrivare alle prime immagini a colori. E’ stata uno strumento che ha avuto un ruolo centrale nell’evoluzione culturale, sociale e politica di tutto il mondo ma, purtroppo, con il tempo questo grande strumento di comunicazione e informazione è stato sempre più strumentalizzato. Ormai la tv fornisce qualunque informazione, vera o falsa che sia, con pubblicità, reality show, documentari e serie tv, influenzandoci nel comportamento e nel modo di pensare. Tutto ciò ha prodotto drastici cambiamenti, vediamo giovani emulare i propri beniamini, e in crisi di identità si arriva a trasformare il proprio corpo con operazioni plastiche, tatuaggi e piercing, tutto pur di essere notati. Tutto causato da “cattivi esempi”.
A questo punto ci chiediamo: l’invenzione della televisione è stata una “evoluzione” o una “rivoluzione” per la nostra società? Nasce così la satira dell’opera Revolution.
Nell’opera viene rappresentata una figura femminile egocentrica, bella, curata e alla moda seduta su una sfarzosa poltrona. Poi con la Farinelite N630 inizia a viaggiare nel tempo e si ritrova in una vecchia casa degli anni ’50. Attira la sua attenzione una tv dell’epoca e la accende. Le immagini sono in bianco e nero, le informazioni quelle del dopoguerra, come intrattenimento il “Carosello”, i personaggi sono Charlie Chaplin, Stanlio e Ollio, Totò… La ragazza è disorientata, dove sono finiti i suoi amati reality e le fiction? Lei con i suoi abiti si sente sempre più fuori posto.
L’opera vuol far riflettere soprattutto le nuove generazioni: non c’è bisogno di imitare un personaggio della tv. Essere sé stessi, in un mondo che cerca continuamente di cambiarti, è la più grande delle conquiste.
- TITOLO – Retrofuturistico
Associazione Carta Bianca – Maestro Cartapestaio Francesco Lippolis
Tema: Grazie alla Farinelite N630 il nostro viaggio nel tempo ci catapulta nel 1760, anno della rivoluzione industriale, anno delle prime grandi macchine industriali ritenute una vera e propria innovazione per quell’epoca. Qui troviamo il nostro amico Charlie Chaplin (famose le sue gag comiche nel film Tempi Moderni) che col suo fare spensierato, incosciente e ironico poggia le mani sulla leva del tempo, spingendola addirittura oltre il nostro presente e approdando nel futuro, anno 2034.
Charlie Chaplin viene risucchiato dal vortice del tempo e teletrasportato nel futuro ormai cambiato radicalmente, patria di grandi cyborg comandati dall’intelligenza artificiale che si sostituiscono in tutto e per tutto all’uomo, ormai in minoranza.
La domanda è: tutta questa evoluzione e innovazione porterà davvero a un vantaggio per l’umanità o produrrà grandi danni?
Quel di cui siamo certi è che questo cambiamento ci porta a renderci conto di quel che eravamo e di ciò che siamo diventati… e in futuro la Farinelite N630 potrà aiutarci a capire l’importanza di non oltrepassare mai alcuni limiti per non cadere nell’errore di dimenticarci della nostra preziosa umanità.
- TITOLO – inGiustizia
Associazione Cartaland – Maestro Cartapestaio Marino Guarnieri
Tema: Alcolu, Caroline del Sud, 23 marzo 1944
George Stinney, afroamericano, viene condannato a morte a soli 14 anni. Ci troviamo di fronte alla più giovane persona giustiziata nel novecento negli Stati Uniti d’America, accusato dell’omicidio di due bambine di 7 e 11 anni. Siamo qui, nella cittadina di Alcolu, i quartieri dei bianchi sono divisi da quelli dei neri, sentiamo forte la segregazione raziale. Deve essere successo qualcosa di brutto 83 giorni fa, si parla di un processo durato solo 2 ore e 10 minuti con una giuria composta solo da bianchi. E’ il 16 giugno 1944 e stanno per giustiziare sulla sedia elettrica George. Noi sappiamo però che dopo 70 anni da questa condanna, riaperto il processo, George sarà dichiarato innocente.
La Farinelite N630 ci ha portato qui ad assistere ad una delle ingiustizie della storia contro un essere umano, avvenuta solo per il colore della usa pelle.
Tornati da questo viaggio nel tempo, abbiamo voluto, come nel film il “Miglio verde” di Stephen King, rappresentare George Stinney con la figura di John Coffey, personaggio principale ed emblematico del film. Il nostro John è seduto su una rudimentale sedia elettrica e rappresenta la nostra visione dell’umanità di ieri, di oggi e di domani. Vuole essere la testimonianza che, anche attraverso la morte si può sconfiggere il Male e che la Giustizia, seppur lenta e in ritardo, trionfa sempre.
Il carro tocca il tema del razzismo che ancora oggi, in svariate forme, sembra essere tornato prepotente nel cuore dell’uomo; l’ingiustizia è presente in modo esponenziale nel nostro mondo. Il messaggio è invitare a guardare indietro per vedere cosa il male è stato capace di fare, in modo da non farlo accadere ancora.
Non siamo riusciti a salvare Georg/John, non si può cambiare il passato, nemmeno con la Farinelite N630, ma siamo tornati convinti che il messaggio vada diffuso per rendere migliore il mondo in cui viviamo.
Noi ci proviamo e voi?
- TITOLO – Le carillon d’époque
Associazione Chiaro & Tondo – Maestro cartapestaio Domenico Galluzzi
Tema: Un’allegoria, uno scrigno, uno dei marchingegni abbandonati, di quelli che capita di trovare ancora in qualche vecchia soffitta, che vi porterà indietro nel tempo, immergendovi nell’atmosfera della “belle époque” parigina.
Con quattro scene si rappresenta un aspetto unico di questa epoca da sogno: 1- 1760 la Rivoluzione industriale, una macchina del tempo alimentata dalla Farinelite che porta lo spettatore a guardare nostalgicamente un romantico passato; 2 – 1890 Toulouse Lautrec, Questo nano è un gigante! La scena è dedicata all’arte e alla cultura dell’epoca; 3 – 1891 Moulin Rouge, lo spettatore si ritrova nel famoso spettacolo del Moulin Rouge; 4 – 1900 Coco, fondatrice dell’omonima maison di moda, celebriamo l’arte di Coco Chanel con le sue opere che hanno rivoluzionato il concetto di femminilità.
Visualizzazioni: 244a cura di: Ufficio Stampa Fondazione Carnevale di Putignano