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Consegnati a Latina Attestati d’Onore e Medaglie d’Oro per la IX edizione del Premio Internazionale per la Prevenzione dei Tumori

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Un pubblico attento e partecipe ha presenziato, il 25 marzo scorso, presso il museo civico Duilio Cambellotti di Latina, alla consegna del Premio Internazionale per la Prevenzione dei Tumori, IX edizione, indetto dall’Associazione provinciale LILT di Latina, presieduta dalla dott.ssa Nicoletta D’Erme, supportata dalla commissione scientifica presieduta dal prof. Domenico Francesco Rivelli, il Comune di Latina e l’Amministrazione provinciale. Il canto dell’inno nazionale, dopo l’apertura dei lavori affidata alla presidente di “Donna Più” Annamaria De Cave, ha emozionato tutti i presenti, dando il giusto taglio ad una manifestazione di alto valore scientifico e di grande impatto sociale. Il Premio, nato nel 1990 e giunto alla nona edizione, accende i riflettori su personalità di spicco del mondo accademico e della ricerca ma anche su Enti e Associazioni che mettono a disposizione della collettività intuizioni, servizi oncologici e iniziative di rilevo. Già dal logo della manifestazione, il mondo con una freccia puntata verso l’alto, si è voluta testimoniare la valenza di un Premio della LILT “braccio sociale del Polo Oncologico di Latina” che guarda costantemente alla prevenzione come arma efficace per sconfiggere il cancro e tutelare le persone. La presidente della LILT Latina, nel discorso inaugurale, ha ringraziato tutti i partecipanti, ricordando la particolarità dell’edizione di un Premio che, cadendo nel centenario della LILT nazionale, ha voluto elogiare proprio questa Istituzione, la “famiglia LILT”, con le sue 106 associazioni provinciali, i 400 ambulatori, le migliaia di volontari e un grande capitano. Un Premio “alla rete e alle sinergie indispensabili per sconfiggere il cancro”. Anche l’Attestato d’Onore con medaglia d’oro dato all’Università per la collaborazione proficua con la ASL e la LILT, è servito a sottolineare che questa intesa vincente ha prodotto frutti innegabili. Stesso discorso per l’Attestazione all’artista Tiziano Ferro che, ormai da anni, aiuta la LILT a inondare il territorio di messaggi sull’importanza della prevenzione.

Il Sindaco Damiano Coletta ha sottolineato, invece, il lavoro che la LILT svolge quotidianamente sul territorio, a livello sanitario e socio-culturale. “La LILT con i suoi volontari – ha precisato – svolge un ruolo importante che, goccia dopo goccia, porta effetti indiscutibili nell’ottica della consapevolezza che la prevenzione dev’essere una modalità di vita. Con la conoscenza e la consapevolezza si fronteggia una malattia che fino a qualche anno fa nemmeno si osava pronunciare”. Rappresentanti di Provincia e Regione, il dott. Enzo De Amicis e l’Assessora dott.ssa Enrica Onorati, hanno ribadito il plauso ad un’associazione che lavora con lungimiranza e meticolosità. Il Premio, del resto, è un’eccellenza apprezzata a livello internazionale che, in questa nona edizione, ha voluto proprio “premiare la squadra”, il saper stare insieme per poter andare avanti nelle scelte da fare e nelle sinergie da mettere in campo. Il coordinatore delle LILT regionali e ideatore del Premio, dott. Alfredo Cecconi, ha ricordato le motivazioni che hanno portato a rinnovare lo Statuto della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, sottolineando che il punto fondamentale da perseguire è sempre la prevenzione che “evita a tante persone di ammalarsi di cancro”. La moderatrice dell’incontro, la scrittrice, prof.ssa Stefania De Caro, ha quindi introdotto gli interventi a cominciare dalla Direttrice della ASL di Latina, dott.ssa Silvia Cavalli, già premiata dalla LILT nazionale per aver realizzato un Atto Aziendale che ha avuto il riconoscimento di tutti, Sindaci, Enti, Istituzioni e Associazioni della provincia per la sua valenza sociale. La Direttrice ha ricordato l’importanza della LILT sul territorio con la sua presenza continuativa e di supporto alla ASL e il valore dei due PDTA posti in essere dalla Breast Unit Aziendale, premiati con medaglia d’oro. Due PDTA che sono considerati unanimamente frutto di una continua, lungimirante e proficua intesa tra ASL e Università di cui la Direttrice Cavalli con il prof. Della Rocca è indiscussa protagonista. Un’intesa, come sottolineato ancora dalla Direttrice, “che permette a tante donne che si ammalano di essere prese in carico e accompagnate anche al di là della diagnosi e dell’intervento chirurgico”. Il prof. Carlo Della Rocca, portando i saluti della Magnifica Rettrice dell’Università Sapienza di Roma, la prof.ssa Antonella Polimeni, ha ricordato l’impegno dell’Università Sapienza – Polo Pontino, nel collaborare con la ASL, gli Enti locali e il volontariato che – ha detto – “hanno accolto i percorsi formativi, investendo e facendo squadra”. S.E. il Prefetto di Latina, dott. Maurizio Falco, ha invece rilanciato l’importanza di “avere obiettivi comuni e di non fermarsi quando si raggiungono, perché – ha detto- l’avanzamento della conoscenza riduce i timori e sconfigge i mostri, ovvero i rischi, le minacce della complessa contemporaneità che ci impone di fare rete, aiutando chi resta indietro”. “Benessere e salute – ha aggiunto – sono aspetti che rientrano nei compiti delle Prefetture, proprio come sicurezza e sviluppo. La competenza e la conoscenza sono valori civici e stare insieme e fare rete è utile a smontare divisioni e sterili contrapposizioni. Rete e squadra, insomma, come modello di organizzazione, per guardare con fiducia al domani”.

Nella seconda parte della cerimonia sono stati consegnati Attestati d’Onore con medaglie d’Oro. A Tiziano Ferro (che ha inviato un messaggio di ringraziamento e saluto, mentre il premio è stato ritirato dal piccolo Giuseppe sostenitore della LILT). Alla Facoltà di Medicina e Farmacia dell’Università Sapienza di Roma-Polo Pontino per due PDTA sulla “Presa in carico della donna affetta da tumore della mammella con rischio eredo-familiare” e sulla “Correzione degli stili di vita nella prevenzione delle recidive e delle metastasi nelle donne operate di tumore della mammella”, ritirato dal Preside della Facoltà prof. Carlo della Rocca che ha sottolineato come questi PDTA sono cresciuti con l’esperienza maturata nella Breast e ha ringraziato le persone che hanno reso possibile lo sviluppo di questi percorsi: il prof. Fabio Ricci, le prof.sse Antonella Calogero e Frida Leonetti, le dott.sse Alba Di Pardo e Roberta Parisella. Al prof. Francesco Schittulli presidente della LILT Nazionale l’attestato è stato consegnato dal Prefetto Falco. Grande emozione al momento del ritiro del Premio Internazionale per la Prevenzione dei Tumori IX Edizione, consegnato dalla D’Erme alla LILT Nazionale, rappresentata dalla vicepresidente Concetta Stanizzi e dalle rappresentanti dei giovani Claudia Scipioni e Lucilla Gatta.

Al termine della serata, la Lettura Magistrale del Prof. Francesco Schittulli su: “La prevenzione è l’arma vincente contro il cancro”. Dati alla mano, il presidente nazionale della LILT ha dimostrato come il cancro resti “la prima causa di morte in Italia e che l’attenzione mediatica data alla pandemia negli ultimi anni ha gettato nel panico chi, per non morire di Covid, ha evitato screening e visite di controllo o preventive, peggiorando qualità e quantità di vita in caso di insorgenza o progressione del tumore”. Le diagnosi sono state più tardive, gli interventi più demolitivi e meno conservativi come invece sarebbe auspicabile. Bisogna riprendere in mano la situazione per non ricadere negli errori del passato, sottovalutando la prevenzione e la ricerca, quindi gli investimenti nella Sanità. Nel 2021 abbiamo avuto 181mila decessi per cancro: il doppio rispetto agli anni precedenti alla pandemia. Il tumore al seno resta il primo tumore per incidenza e il big killer per le donne, mentre sempre difficile è la guaribilità del cancro al pancreas. In sintesi, un richiamo forte alla cultura della prevenzione, della diagnosi precoce e della ricerca scientifica, le vere armi a disposizione per sconfiggere il cancro.

(a cura di Sandra Cervone)

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