Digitalizzazione dei porti: siglato protocollo d’intesa tra l’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale e digITAlog
Civitavecchia, 28 maggio 2021 – Una piattaforma unica per la digitalizzazione dei porti e della filiera logistica. Il network laziale all’avanguardia tra gli scali italiani.
DigITAlog S.p.A. (Ex UIRNet), soggetto attuatore del MIMS, e l’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale hanno siglato un protocollo d’intesa per l’adesione al PCS, Port Community System PLN.
Grazie a questo accordo l’AdSP, che comprende le realtà portuali di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, potrà usufruire di un’unica interfaccia, il Port Community System (PCS), collegato alla Piattaforma Logistica Nazionale digitale, gestita da digITAlog, grazie alla quale disporrà di nuovi servizi che saranno implementati di concerto sulla Piattaforma.
L’esigenza di omologazione degli strumenti di comunicazione portuali è chiaramente espressa nel Piano Strategico Nazionale per la Portualità e la Logistica (di seguito, “PSNPL”), e individua come obiettivo da perseguire l’omogeneizzazione dei PCS attraverso la Piattaforma Logistica Nazionale (PLN), al fine di incentivare un approccio uniforme nel settore dell’informatizzazione della logistica.
Con questo accordo, l’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale e digITAlog condividono l’obiettivo generale di arrivare all’adozione a livello nazionale di una soluzione PCS standard ed omogenea, ferme restando le specifiche esigenze locali.
Attualmente l’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale non dispone ancora di un proprio PCS e la soluzione realizzata da digITAlog prevede un sistema (PCS PLN) a supporto della catena logistica integrata, grazie alla sua interazione con gli altri servizi presenti sulla PLN. In questo modo digITAlog potrà fornire, a tutte le realtà portuali, uno strumento applicativo in grado di consentire ad ogni ambito locale il collegamento con la Piattaforma Logistica Nazionale.
Il PCS PLN consiste in un framework applicativo finalizzato alla standardizzazione delle attività inerenti la gestione dei cicli autorizzativi e operativi legati all’ambito portuale e successivamente verrà implementato con altre funzionalità, rese disponibili secondo un programma concordato tra digITAlog e AdSP.
Il PCS PLN è suddiviso in PCS Istituzionale e PCS Operativo: il primo fornisce all’AdSP servizi digitali utili all’implementazione dello Sportello Unico Amministrativo, mentre il secondo supporta la Comunità Portuale nello svolgimento delle operazioni logistiche e fornisce una base informativa all’AdSP per assolvere ai propri compiti istituzionali per il coordinamento, la promozione e il controllo delle operazioni portuali.
Secondo il presidente di digITAlog S.p.A., Lorenzo Cardo “questo accordo non è che il punto d’inizio di una proficua e duratura collaborazione, grazie alla quale l’AdSP potrà ritenersi più competitiva e pronta per affrontare la sfida che il cambiamento della digitalizzazione dei porti oggi impone e, al contempo, digITAlog prosegue nella realizzazione degli obiettivi previsti dalla mission aziendale”.
“Le infrastrutture digitali oggi valgono quanto, e forse di più, di quelle fisiche, per favorire lo sviluppo di sistemi portuali competitivi ed efficienti. Con il protocollo di oggi noi ci inseriamo a piena velocità in questo processo e proseguiamo – commenta con soddisfazione il Presidente dell’AdSP, Pino Musolino – il nostro percorso per incrementare la competitività del network portuale laziale e, principalmente, del porto di Roma, anche in prospettiva della istituenda Zona Logistica Semplificata.
L’obiettivo del PCS è, infatti, quello di contribuire alla dematerializzazione delle attività amministrative e operative collegate al trasporto della merce e alla mobilità delle persone, in una logica di sincro-modalità digitale capace di generare servizi ad alto valore aggiunto per la Port Community, con la riduzione, mirando alla loro eliminazione, delle inefficienze di sistema. In tal modo, andiamo incontro alle molteplici esigenze che riguardano le attività portuali, fornendo processi di semplificazione e di interoperabilità agli attori che a vario titolo sono coinvolti nei processi operativi (terminalisti, spedizionieri, agenti marittimi, imprese trasportistiche su gomma e ferroviarie). L’intento esplicito è, quindi, quello di porre le basi concrete per la crescita dei nostri porti, non solo numerica ma anche qualitativa”.
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