Disposizioni per la promozione della figura dell’amministratore di sostegno: la proposta di legge del consigliere Mitrano.
Il consigliere regionale del Lazio Cosmo Mitrano è il proponente di un’altra proposta di legge, già firmata da molti consiglieri della maggioranza e finalizzata alla promozione dell’amministratore di sostegno. Una figura giuridica introdotta dall’ordinamento dalla legge n. 6 del 9 gennaio 2004 che ha attuato una vera e propria rivoluzione plurídica e culturale nella tutela delle persone fragili, affiancando ai più rigidi istituti tradizionali (interdizione e inabilitazione) un nuovo strumento, più flessibile e quindi maggiormente adattabile alla specificità delle singole situazioni.
“Un percorso – spiega il consigliere Mitrano – che parte da lontano e mi ha sempre visto particolarmente attento e sensibile alle esigenze delle persone più fragili. Da sindaco di Gaeta per dieci anni ed oggi in qualità di consigliere regionale, anche grazie alla sensibilità ed attenzione della maggioranza e del presidente Rocca intendo ancora di più impegnarmi, come in questa circostanza, nell’individuare gli strumenti giusti in grado di fornire ai soggetti deboli un supporto. La proposta di legge che ho presentato è finalizzata soprattutto a sostenere la capacità residua del soggetto, valorizzando la centralità della persona e il principio di autodeterminazione”.
La legge 2004/6 ha la finalità di tutelare le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente.
“Con la presente proposta di legge – prosegue il consigliere di Forza Italia – si intende far conoscere le finalità dell’amministratore di sostegno sensibilizzando la cittadinanza attraverso percorsi di formazione e campagne informative e di sensibilizzazione rivolte in particolare ai beneficiari. Una proposta di Legge – aggiunge Mitrano – che ha inoltre la finalità di supportare i Sindaci della Regione Lazio attraverso la creazione di elenchi di soggetti idonei a svolgere la figura in questione al fine di creare delle governance con il territorio e gli attori di riferimento anche in accordo con gli enti e le autorità competenti, nonché con le associazioni di volontariato e altri soggetti del terzo settore. Per le persone che si trovano in comprovate difficoltà economiche è istituito un fondo finalizzato ad erogare, nei limiti della sua capienza, un rimborso delle spese sostenute, documentate ed eventualmente anticipate dagli amministratori di sostegno, quando le stesse non siano state riconosciute dal giudice tutelare per incapienza del patrimonio del beneficiario. Il rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate dagli amministratori di sostegno non ha natura remunerativa dell’attività da essi svolta, a titolo gratuito, in base alle norme dell’ordinamento civile”.
Nello specifico la proposta di legge prevede inoltre l’attivazione di una rete regionale di cui fanno parte enti, autorità, in particolare i giudici tutelari, soggetti pubblici e privati che entrano in contatto con le persone legittimate a ricorrere alla figura dell’amministratore di sostegno; la formazione e l’aggiornamento delle persone che si rendono disponibili a svolgere, o che già svolgono, il ruolo dell’amministratore di sostegno; l’istituzione e l’aggiornamento degli elenchi di persone che si rendono disponibili ad assumere l’incarico di amministratore di sostegno.
Altrettanto importante è la promozione e realizzazione di attività formative e di aggiornamento sul ruolo e i compiti dell’amministratore di sostegno, finalizzate anche a precisare responsabilità e doveri inerenti a tale funzione e rivolte a persone che intendono svolgere o stanno già svolgendo la funzione di amministratore di sostegno; operatori dei servizi sanitari, socio-sanitari e sociali; enti del Terzo settore che operano nell’ambito dell’assistenza o della cura di chi versa in situazioni di bisogno o di difficoltà.
La formazione è demandata ai comuni singoli o associati nell’ambito del distretto socio-sanitario e può svolgersi anche tramite il coinvolgimento degli enti del Terzo settore. I comuni singoli o associati nell’ambito del distretto socio-sanitario istituiscono e gestiscono, anche in raccordo con gli uffici dei giudici tutelari, elenchi ai quali possono iscriversi le persone disponibili ad assumere l’incarico di amministratore di sostegno mentre gli elenchi sono resi disponibili agli attori istituzionali dei territori, nonché agli uffici dei giudici tutelari.
La Regione promuove inoltre l’implementazione, da parte degli enti cui è affidata la gestione dei servizi sociali e socio-sanitari, nonché da parte degli enti del Terzo settore, di sportelli informativi per fornire orientamento e consulenza sull’istituto dell’amministrazione di sostegno, anche attraverso la produzione e diffusione di materiale informativo. Sportelli informativi che possono essere individuati sia nelle sedi dei comuni sia, previa intesa con le autorità statali competenti, negli sportelli degli uffici di prossimità.
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