“Favole di Luce”, l’edizione 2023/2024 sarà dedicata al seguente tema: “Sulle coste laziali, dalla nascita di Gaeta alla fondazione di Roma”.
L’Amministrazione Comunale intende realizzare nel periodo compreso tra l’11 Novembre 2023 e il 6 Gennaio 2024, un’ iniziativa finalizzata alla promozione del territorio, alla valorizzazione del patrimonio culturale e monumentale della città di Gaeta denominata “Favole di luce nella storia – sulle coste laziali, dalla nascita di Gaeta alla fondazione di Roma”, giunta alla sua 8 edizione. L’edizione 2023/2024 sarà dedicata al seguente tema: “Sulle coste laziali, dalla nascita di Gaeta alla fondazione di Roma”, per ripercorrere quelle che sono state le tappe fondamentali che portarono dalla nascita della Città di Gaeta alla fondazione di Roma, progetto, che richiamerà in città miglia di turisti. Il progetto sarà strutturato in un percorso itinerante all’aperto in vari luoghi della città: Via Indipendenza, Corso Cavour, Piazza della Libertà, Piazza Mons, Di Liegro, Lungomare Caboto, Villa Comunale “Traniello” e Molo Santa Maria.
Enea sbarca a Gaeta. Nel Gennaio 2022 la “Rotta di Enea” è diventato il 45° itinerario riconosciuto dall’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali.
Risalito dall’Ade, Enea salpa con i compagni facendo rotta in direzione del Lazio. La nutrice di Enea, Caieta (Gaeta), muore in quei luoghi e il suo nome conferisce rinomanza eterna al posto. Ivi sono celebrate le esequie funebri.
Nei primi versi del suo monologo l’Ulisse dantesco ricorda quest’evento che apre il settimo libro dell’Eneide: […] Quando mi dipartì da Circe, che sottrasse me più d’un anno là presso a Gaeta, prima che sì Enea la nomasse
“Ulisse in Italia”: recenti studi ed una nuova lettura dell’Odissea che da poema epico viene riletta come un documento storico, stanno permettendo di individuare le singole località del viaggio di Ulisse. Nel corso dei secoli sono state tentate innumerevoli localizzazioni del percorso di Ulisse: esse però comportavano l’identificazione di singole località, ad una ad una, e non il loro collegamento in un percorso complessivo. L’ipotesi che Ulisse abbia sostato a Gaeta è affascinante ma ricca di riferimenti geografici precisi, soprattutto in riferimento alla Artaciae Fons in località Conca.
I Lestrigoni erano popoli Ausoni che abitavano la parte di terra in riva al mare comprendente la zona del golfo di Gaeta da Gianola fino a Sperlonga. Erano detti Lestrigoni, perché vivevano nelle lestre, pagliai, o capanne rotonde a forma concava, come una mammella, fatte di canne o di frasche e coperte di stoppie. Omero, nel canto X dell’Odissea, parla della Lestrigonia in una maniera molto chiara, senza alcun dubbio sulla sua esistenza. In quel tempo la campagna del Garigliano, la palude Pontina e la piana di Fondi si trovavano sott’acqua ed emergevano dal mare il Monte Circeo, Sperlonga, Gaeta col Monte Orlando, il monte di Conca e il promontorio di Gianola. Gianola e Gaeta erano i confini estremi della Lestrigonia, a cui apparteneva anche Sperlonga facente parte del gruppo dei monti gaetano-itrani.
Si ringrazia per le foto e le didascalie Alfredo Langella
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