Gaeta e il Golfo accolgono e “abbracciano” l’Amerigo Vespucci orgoglio Nazionale 🇮🇹 e punta di diamante della Marina Militare Italiana.
Gaeta e il Golfo accolgono e “abbracciano” l’Amerigo Vespucci orgoglio Nazionale e punta di diamante della Marina Militare Italiana. La Vespucci è in rada in occasione dell’evento “le Grandi Vele“, incontro organizzato dalla Lega Navale Italiana sez. Geta con le Vele d’Epoca”, che si terrà a Gaeta dal 24 al 27 giugno 2021!
Amerigo Vespucci, l’Unità più anziana in servizio nella Marina Militare interamente costruita e allestita presso il Regio Cantiere Navale di Castellamare di Stabia. Impostato lo scafo il 12 maggio 1930, è stata varata il 22 febbraio 1931; madrina del varo è stata la signora Elena Cerio. Consegnata alla Regia Marina il 26 maggio 1931, entrò in servizio come Nave Scuola il successivo 6 giugno, aggiungendosi alla gemella Cristoforo Colombo (in realtà leggermente più piccola), di tre anni più anziana, e costituendo con essa la “Divisione Navi Scuola” al comando dell’Ammiraglio Cavagnari. Al rientro dalla prima Campagna di Istruzione, il 15 ottobre 1931 ricevette a Genova la Bandiera di Combattimento, offerta dal locale Gruppo UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia).
Il motto della nave è “Non chi comincia ma quel che persevera“, assegnato nel 1978; originariamente il motto era “Per la Patria e per il Re”, già appartenuto al precedente Amerigo Vespucci, sostituito una prima volta, dopo il secondo conflitto mondiale, con “Saldi nella furia dei venti e degli eventi“, infine con quello attuale.
Dal punto di vista tecnico-costruttivo l’Amerigo Vespucci è una Nave a Vela con motore; dal punto di vista dell’attrezzatura velica è “armata a Nave”, quindi con tre alberi verticali, trinchetto, maestra e mezzana, tutti dotati di pennoni e vele quadre, più il bompresso sporgente a prora, a tutti gli effetti un quarto albero. L’unità è inoltre fornita di vele di taglio: i fiocchi, a prora, fra il bompresso e il trinchetto, gli stralli, fra trinchetto e maestra e fra maestra e mezzana, e la randa, dotata di boma e picco, sulla mezzana.
Mitrano: “Un’emozione indescrivibile poter ammirare lo splendido veliero, nave scuola, da ogni angolo della città che vanta un fortissimo legame storico anche con la Marina Militare Italiana che quest’anno festeggia il suo 160esimo.
Il suo motto è “Non chi comincia ma quel che persevera”!!! Un motto che facciamo nostro nel proseguire con l’impegno di far crescere un territorio che ha grandissime potenzialità, un porto sicuro sin dai tempi lontani che consolida la sua identità di meta turistica apprezzata in tutto il Mediterraneo ed oltre.
Un ringraziamento speciale, infine, voglio rivolgerlo al Dott. Giacomo Bonelli, ai suoi collaboratori, per la passione e l’entusiasmo che ogni anno, edizione dopo edizione, mettono in campo per realizzare un evento nazionale dal fascino unico! Evviva l’Amerigo Vespucci, evviva Gaeta, evviva le Grandi Vele”!
Le inserite nell’articolo sono di Cosmo Di Schino e Paolo Di Tucci
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