I CARE: TAVOLA ROTONDA SUL BULLISMO E CYBERBULLISMO.
Fra riflessioni, balli, canti, presentazioni di PowerPoint ed elaborazioni personali degli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di primo grado, si è concluso oggi, nell’aula polifunzionale dell’Istituto Comprensivo Principe Amedeo, il progetto sul bullismo e cyberbullismo intitolato I Care, ideato e magistralmente coordinato dalla professoressa Garau, che prende spunto dalla frase di Don Milani “ogni anima è un universo di dignità infinite” e focalizza l’attenzione sulla necessità di avere cura di noi stessi e del prossimo per favorire la crescita personale e sociale di ognuno.
Presenti all’evento esponenti del comune, il sindaco Cristian Leccese e la consigliera Gianna Conte, gli avvocati Monica Costa e Roberta Castini, il comandante dell’Arma dei Carabinieri Franco Franchi e il vice questore della Polizia di Stato Michele Pota, il presidente del Consiglio d’Istituto Vito Coppola e il parroco della Parrocchia di San Carlo Borromeo Don Erasmo Matarazzo per una tavola rotonda contro un fenomeno purtroppo oggi molto diffuso soprattutto fra gli adolescenti.
“La presenza di queste autorità – ha sottolineato la dirigente scolastica Carla Cantelli – ci dà la possibilità di analizzare il problema da più punti di vista per contrastare la violenza in ogni sua forma e reprimere le condotte antisociali che, se ignorate, possono degenerare in condotte devianti”.
Sulla stessa scia gli interventi degli ospiti presenti, ognuno relativamente al proprio settore di competenza.
La professoressa Garau, referente del progetto, ha evidenziato l’importanza di tale evento per far capire ai ragazzi che bisogna amare prima se stessi per poter amare gli altri, star bene con se stessi per far star bene gli altri perché il bullismo non va curato ma prevenuto.
“Bisogna lavorare sulle cause di tali comportamenti – ha sottolineato la professoressa – più che sulle conseguenze”.
Il tutto si è svolto in un crescendo di emozioni perché il progetto è stato sentito ed interiorizzato dai ragazzi che ne sono diventati parte attiva e non soltanto spettatori passivi. L’evento si è aperto e concluso con un balletto con i nastri ideato delle ragazze dello staff arcobaleno e con alcuni canti realizzati dai ragazzi accompagnati dal maestro Marco Vecchio.
Un evento unico nel suo genere sul nostro territorio che, proprio per questo, acquista un valore aggiuntivo.
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