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I “divertissement” di Salvatore Marruzzino in un e-book di Passerino Editore

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“Gnockdown” è l’e-book di Passerino Editore contenente i “divertissement” di Salvatore Marruzzino che, con la simpatica copertina dell’artista Dino Bartolomeo, sono dedicati alla memoria dell’amico comune Franco Schiano.  Un omaggio “a mezz’aria tra prosa e poesia”, nell’inconfondibile stile “tra il serio e il faceto” al quale Marruzzino ci ha abituati, con la sua ironica e malinconica maniera di guardare se stesso e la società contemporanea, soffermandosi su alcuni aspetti generali o particolari della sua e della nostra vita.  Docente universitario di Lingua e Letteratura Latina presso l’Università Federico II di Napoli, Marruzzino è nato ad Aversa nel 1949 ma vive praticamente da sempre a Gaeta, città sulla quale riversa la sua sagace ammirazione e tanti accorati ma mai aspri rimbrotti. La sua, infatti, è una scrittura piena di verve, mordente ed estrosa, non “giudicante”, che con poche pennellate rivela i suoi studi, le sue passioni e quella pungente ma mai arrogante punta di sarcasmo che strappa una risata anche sulle note dolenti della verità (spesso amara) che descrive. Il male di vivere di cui tutti soffriamo e siamo – ahinoi! – circondati, non raggiunge però l’apice di una disperazione senza ritorno, devia invece, al momento giusto, sfociando in ironico “coup de théâtre” o in considerazione agrodolce del tempo che viviamo, delle attese che deludono, dei sentimenti appesi al filo dell’illusione e della disillusione. Chi legge non sa mai dove i versi andranno a parare, l’attimo preciso dove l’autore ci sorprenderà, portandoci a sorridere di noi stessi e di quelle certezze assurde o paranoiche o degli scherzi che il destino ha preparato o potrebbe riservare per noi… Imprevisti linguistici che descrivono tanto bene situazioni verosimili o al limite che potrebbero sorprenderci strada facendo, anche nella vita reale oltre che nella lettura di questi giochi d’autore che spaziano tra storia, filosofia, letteratura e…luoghi comuni, modi di dire di ieri e di sempre, consigli esperienziali credibili o altamente superati, fraintendimenti studiati e all’apparenza buttati lì con innocenza e invece pregni di una raffinata malizia che piace e strappa un sorriso (e magari un applauso)…  “I miei piatti preferiti? Sono i fagioli e la puttanesca. I fagioli, chissà perché, mi mettono allegria. La puttanesca, non lo so com’è, mi fa sentire un poco meno solo”. Se la ride, insomma, Salvatore Marruzzino, con le sue pennellate irriverenti e mai di quella volgarità che fa storcere il naso: la sua arguzia viene sempre assolta, dai buontemponi come dai saccenti, dai “frammassoni ed i rompicoiglioni”, come direbbe lui con tanta serietà nel volto, strappando l’ennesimo applauso del pubblico che, più o meno ogni estate, corre ad applaudirlo sulla terrazza della Pinacoteca di Gaeta, tra quegli “amici di sempre” tra i quali -chi scrive- si onora di essere da qualche anno a questa parte! Non sono poesie buttate lì, insomma, vi è dietro tutta la forza di una riflessione che scaturisce dalla vita, dall’osservazione attenta della Natura e del comportamento umano, in particolare quello della bassa Italia e di “questa città un po’ gabbiano e un poco anche cornacchia” dove viviamo. I “divertissement” non potevano non toccare il tema della pandemia, dei disagi dei ripetuti lockdown, l’incertezza di un domani che se fa paura ai giovani figuriamoci a quanti hanno superato la cosiddetta mezza età! Così, tra solitudine e acciacchi, tra una chiacchierata spensierata sul corso e una camminata in solitaria verso casa, Marruzzino si conferma saggio e arguto, poeta del quotidiano e del disincanto: “Alla mia età – scrive – mettetemi davanti non il sangue ma un paio di tette…o, alternativamente, di polpette”!  E ci sembra di vederlo, con il cappello di lana sulla fronte e la giacca aperta, come a sfidare l’inverno tra le nostre strade. Magari andare a piedi verso casa con due borse pesanti della spesa…

Niente è gratis:   Ogni mattina / alla stessa ora / esco di casa / per fare la spesa. / Che cosa compro? / Quello che più mi piace / un po’ di libertà / e un po’ di pace.  (Salvatore Marruzzino)

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a cura di: Sandra Cervone