“I vaccini ci avvicinano”, settimana dell’immunizzazione.
Gaeta, 30 Aprile 2021. Nell’ambito iniziativa letteraria “Il Maggio Dei Libri” realizzata dal Centro per le Adozioni Internazionali con il patrocinio del Comune di Gaeta, è stata dedicata una particolare attenzione anche alla settimana dell’immunizzazione promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che si celebra dal 24 al 30 aprile all’insegna dello slogan “I vaccini ci avvicinano”.
“Il primo vaccino – spiega l’Assessore alla Sanità Teodolinda Morini – fu usato circa 200 anni fa dal medico inglese Edward Jenner per prevenire il vaiolo umano. Nei due secoli successivi, questo vaccino ha svolto un ruolo fondamentale nel controllo della malattia consentendo, infine, l’eradicazione del vaiolo a livello mondiale.
I vaccini attualmente disponibili in commercio per la prevenzione delle malattie infettive sono molti ma tutti, una volta iniettati, vengono intercettati dal sistema immunitario e determinano una memoria immunologica tale da indurre una reazione delle cellule deputate alla difesa dell’organismo che evitano l’infezione o la malattia. La vaccinazione, quindi, insegna al sistema immunitario a difendersi da un microrganismo infettivo che non ha mai visto prima, senza però subirne i danni. Il vaccino, oltre che nei bambini, è estremamente utile anche nelle donne in età fertile, per prevenire ad esempio i rischi derivanti dalla rosolia in gravidanza, e negli adulti che, se non vaccinati, possono diventare essi stessi un serbatoio di diffusione della malattia. Essi rappresentano ad oggi il metodo più sicuro per non ammalarsi e per non trasmettere ad altri una malattia, costituiscono un’arma vincente contro malattie a torto ritenute scomparse, come difterite e poliomielite, presenti tuttora in alcune parti del mondo. Ogni minuto nel mondo salvano 5 vite, entro il 2020 hanno evitato 25 milioni di morti e sono uno strumento di prevenzione utile non solo per il singolo (immunità del singolo), ma per tutta la comunità (immunità di gregge) in quanto l’immunizzazione di un alto numero di persone contro una determinata malattia per un lungo arco di tempo impedisce al virus di trasmettersi, così come ci auguriamo avvenga per il virus Sars-CoV2 nel più breve tempo possibile. Sembra impossibile, ad oggi, che ci siano popoli che ancora hanno difficoltà a vaccinarsi e che molti bambini muoiano per malattie prevenibili con i vaccini o che non possano spostarsi all’estero a causa delle mancate vaccinazioni. Penso, a tal proposito, anche ai bambini assegnati in adozione che non possono ricongiungersi con i genitori adottivi e quindi perdere una parte della felicità che meritano”.
“Nel contesto del Maggio Dei Libri – spiega la referente del centro adozioni Alessia Maria Di Biase – abbiamo voluto coinvolgere l’assessorato alla Sanità in questa iniziativa che riguarda la salute e il futuro dei bambini condividendo con l’Assessore Teodolinda Morini la favola di Bassù e la pulce monella. Questa storia cerca di insegnare ai più piccoli l’importanza delle vaccinazioni, raccontando in modo “fantastico” il lavoro quotidiano che Medici con l’Africa Cuamm (che ha scritto e illustrato il testo) realizzano anche grazie all’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), insieme al Centro Italiano Aiuti all’Infanzia (Ciai), il Centro per la Salute del Bambino (CSB), e istituzioni e partner locali.
Il tema delle vaccinazioni e dall’accesso alle cure è un tema che in quest’ultimo anno ha riguardato anche il mondo delle adozioni internazionali, nella misura in cui la mancanza di garanzie circa la salute del bambino e del paese che lo ospita, in particolare i paesi in via di sviluppo, ha impedito alle famiglie di congiungersi con i propri figli” conclude Alessia Maria Di Biase.
La favola di Bassù e la pulce monella si può scaricare dal link in calce.
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