IERI, A FORMIA, PRESENTATO “IL COLORE DELLE MAGNOLIE”, UN SOGNO DIVENTATO REALTÀ!
È stata la realizzazione di un sogno, la presentazione de “Il colore delle magnolie”, il libro della scrittrice e poetessa Tinnì Sequino, tenutasi presso l’auditorium parrocchiale del Villaggio Don Bosco di Formia, domenica 7 novembre. La biografia della signora Brigida Regina Elena Manzo, conosciuta come “Dina” (1925-2021), in cui ha raccontato i trascorsi della sua esistenza, a volte dai colori cupi e altre dai colori più chiari, raccolti dalla Sequino, nell’arco di nove ed intensissimi mesi e riportati come da sua grande volontà in un libro.
All’evento, oltre all’autrice, sono intervenute Francesca Caruso, insegnante e figlia della protagonista, la saggista Paola Guazzo, che ha curato la postfazione, Danka Jovovich scrittrice e doppiatrice, che ha letto alcuni estratti del libro e infine Gabriella Gelso, giornalista, che ha esposto ai presenti la prefazione realizzata dalla professoressa Fernanda Fabiani. Il tutto moderato, con grande professionalità, dalla giornalista e scrittrice Sandra Cervone.
Tra il folto pubblico presente, anche Gabriele Sonnino, scampato insieme alla sorella Sara alle angherie naziste nel ghetto di Roma nel 1943, Anna Foa, insegnante e autrice di testi sull’ebraismo e l’inquisizione, entrambi legati a “Dina” ed orgogliosi di essere presenti in tale occasione, ed infine Romina D’Aniello, corrispondente di Ciociaria Oggi ed insegnante, ma soprattutto alunna della signora Caruso alla quale ha pubblicamente dimostrato tutto il suo apprezzamento per il lavoro svolto negli anni.
Presenze importanti sono state anche quelle di Rossella Schirru, segretaria dell’ANMIL di Gaeta e Gabriella Catania, presidente dell’ Associazione “Un mondo di piccole cose” di Formia.
Un pomeriggio in cui, attraverso il racconto di un’esistenza svoltasi in un periodo storico difficile come quello della Seconda Guerra Mondiale, è stato fatto un viaggio lungo un’epoca ed una generazione che può essere d’esempio per quella attuale, al fine di non arrendersi davanti agli ostacoli odierni, pensando a quelli del passato come monito per andare avanti. (G.G.)
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