IL GIOCO È UN DIRITTO
La Convenzione ONU dei diritti dell’infanzia del 1989 afferma che i bambini hanno diritto all’istruzione (art. 28), al gioco, al riposo, al divertimento e a dedicarsi alle attività che più gli piacciono (art. 31), due prerogative spesso contrapposte, considerate una alternativa all’altra. Tuttavia, lo sforzo che il Centro per le Adozioni Internazionali si propone, unitamente all’assessorato alla sanità del Comune di Gaeta, è quello di insegnare ai bambini giocando, considerando dunque entrambe le possibilità contestuali e non distinte.
E’ questo il risultato che il Centro Adozioni con l’aiuto dell’Assessore Teodolinda Morini si propone di raggiungere attraverso una serie di iniziative già poste in essere e alcune in programma per il futuro anche in considerazione di quanto prescritto dagli obiettivi dell’Agenda 2030.
E’ indiscutibile quanto il gioco sia fondamentale per lo sviluppo psicofisico del bambino.
Attraverso le attività ludiche i bambini sono costantemente stimolati, imparano a parlare, a muovere i primi passi, a scrivere, a riconoscere volti, suoni, colori; sperimentano lo spazio e il tempo, distinguono le emozioni; imparano il piacere della scoperta, della novità, della lettura ma non solo.
Nei giochi sportivi, ad esempio, i bambini apprendono l’importanza di rispettare i ruoli e le regole; acquisiscono la capacità di fare squadra, di essere di supporto e aiuto al proprio alleato ma anche di essere leale e corretto con il proprio avversario.
Con un gioco si può viaggiare per il mondo, apprendere una lingua, divertirsi con gli amici, socializzare, scoprire un talento e valorizzarlo.
Lo scopo di questa giornata, dunque, sottolineano le istituzioni è quello di iniziare a considerare il gioco come un vero e proprio diritto inderogabile di ogni bambino.
Per ulteriori approfondimenti si segnala la lettura di questo articolo.
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