IL RACCONTO DI UN’ADOZIONE: Mio fratello viene dalla Luna
Nel secondo appuntamento all’interno de “Il Maggio Dei Libri”, il Centro Adozioni di Gaeta incontra la dott.ssa Raffaella Russo autrice del libro “Mio Fratello viene dalla Luna” (Maria Margherita Bulgarini, Firenze 2019); il racconto nasce dal lavoro con i gruppi di supporto alla genitorialità adottiva in cui i genitori adottivi possono confrontarsi e condividere momenti della vita quotidiana dei loro figli, i successi e le difficoltà.
Scrivere un racconto è per me “dare voce” a tutto ciò che dell’adozione viene tenuto almeno parzialmente nascosto, ossia in particolar modo dare voce agli aspetti difficili dell’adozione, ai momenti in cui i genitori si trovano spiazzati di fronte ad un comportamento “inspiegabile” del figlio, come può essere uno sbattere la testa, soprattutto nei bambini molto piccoli, una difficoltà a stare fermi, a concentrarsi, specie nel contesto scolastico. Quindi la narrazione ha lo scopo di fare luce sul mondo emotivo, intimo del bambino adottato, ma non solo. Attraverso il racconto trovano spazio e conforto anche le emozioni dei genitori, le loro paure, le loro esitazioni, e di contro la loro forza, le loro risorse.
In molti mi hanno chiesto cosa significhi che un bambino adottato venga dalla Luna. L’espressione è usata nel racconto dal fratello maggiore di Oleg, Luca, figlio biologico della coppia che poi adotterà Oleg. Luca si rende conto che alcuni comportamenti del fratellino sono difficili da comprendere, come se Oleg fosse in contatto con un luogo lontano, un luogo carico di paure e di emozioni forti, estreme e non “digerite”, dove non c’è chiarezza, un luogo interno che costituisce un Altrove. Il concetto di Altrove è ben descritto dalla Dott.ssa Ivana De Bono, Presidente della Società Di Psicoanalisi Interpersonale e Gruppo analisi di Roma, con la quale mi sono formata negli anni sull’adozione.
Leggere questa storia può essere utile soprattutto ai genitori in attesa di adozione che possono iniziare a familiarizzare con i contenuti emotivi che un bambino adottato porta con sé, legati inevitabilmente ai vissuti di abbandono e perdita.
Un genitore adottivo può trovare un conforto, sentire che c’è la possibilità di fermarsi su quanto sta accadendo in se stesso e nel rapporto con il proprio figlio, scoprire di non essere solo nella difficoltà, e riflettere sulle proprie risorse, su cosa si può mettere in campo per superare una situazione complessa.
L’obiettivo del racconto è infatti di sottolineare l’importante valore del legame adottivo, quel legame che può andare a ricomporre il cuore frantumato di un bambino, un cuore che ha dovuto vivere l’esperienza devastante dell’essere abbandonati proprio da chi avrebbe dovuto al contrario garantirne la sopravvivenza.
Note sull’autore: Dott.ssa Raffaella Russo, Psicologa e Psicoterapeuta della Società di Psicoanalisi Interpersonale e Gruppoanalisi, coordinatore del Centro di Psicoterapia Karen Horney, conduttrice di gruppi di supporto alla genitorialità adottiva, ha pubblicato per Ericksonlive il libro per bambini “Uga la Tartaruga. Il valore dell’amicizia e il rispetto delle diversità” (Trento, 2014), e il racconto sull’adozione “Mio fratello viene dalla Luna”, edito da Maria Margherita Bulgarini (Firenze, 2019).
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