Inaugurato dalla Lorenzin il Centro di Medicina e Chirurgia ricostruttiva pelvica femminile
Si chiama Centro di Medicina e di Chirurgia ricostruttiva pelvica femminile: è la nuova struttura del Polo per la Salute della Donna e del Bambino del Policlinico Gemelli dedicata al trattamento delle patologie urinarie femminili e del dolore pelvico cronico in tutte le sue forme. Il Centro è stato inaugurato lo scorso 7 marzo, vigilia della Giornata Internazionale della Donna, alla presenza del Ministro della Salute, on. Beatrice Lorenzin. Ad accogliere il Ministro Lorenzin il Direttore Generale della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, ing. Enrico Zampedri, il Vicepreside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica e Direttore dell’Unità di Governo Clinico del Policlinico Gemelli, prof. Pierluigi Granone, il Direttore del Polo per la Salute della Donna e del Bambino, prof. Giovanni Scambia, e il prof. Mauro Cervigni, responsabile e coordinatore del Centro.
La struttura, realizzata con tecnologie e attrezzature all’avanguardia, è specializzata nel trattamento delle patologie urinarie femminili e del dolore pelvico cronico in tutte le sue forme. Il taglio del nastro del Centro, che si trova presso il piano 9° O del Gemelli è stato preceduto dalla benedizione, impartita dall’Assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica, Mons. Claudio Giuliodori.
“Curare una donna significa curare una società. E non è uno slogan, è un fatto – ha affermato il Ministro Lorenzin nel suo intervento alla cerimonia inaugurale -. Attraverso la donna passa l’educazione alla salute: pensiamo all’educazione alimentare, ai vaccini e a tutto quello di cui hanno bisogno famiglie e bambini ogni giorno. La donna è ancora il ‘care manager’ della famiglia – ha proseguito il Ministro -: per questo sensibilizzare le donne a corretti comportamenti e a stili di vista salutari significa curare appunto l’intera società”. L’ing. Zampedri ha sottolineato l’impegno nel soddisfare innanzitutto le esigenze sociali: “la nascita di questo nuovo Centro ha guardato non tanto e non solo agli aspetti economici e di remunerazione – ha precisato il Direttore Generale della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli -. Sappiamo bene che specialmente nella Regione Lazio il piano di rientro e le difficoltà economiche hanno penalizzato spesso le attività di maggiore eccellenza. Ringraziamo dunque ancora una volta il Ministro – ha detto Zampedri – che continua a lavorare, con convinzione, anche al superamento di tutte le barriere e di tutti gli ostacoli in questo campo”. La nuova struttura va ad aggiungere un altro tassello al progetto di creare “un ospedale all’interno dell’ospedale”, un punto di riferimento per patologie complesse, un grande centro di formazione.
Con questa parole il prof. Scambia ha spiegato lo scopo di “prendersi cura della donna e di tutto il suo percorso di vita, in senso preventivo e in senso terapeutico. Eccellenza vuol dire mettere insieme clinica, ricerca e formazione grazie a équipe multidisciplinari che lavorano insieme ogni giorno”. Il Centro, come ha precisato il coordinatore prof. Cervigni, si occuperà di patologie di base complesse quali l’incontinenza urinaria femminile, che in Italia coinvolge, con gravità diverse, circa 3 milioni di donne, e il prolasso genitale, di cui sono circa 5.000 i casi l’anno, le malformazioni del basso tratto urinario, le cistiti acute e croniche e il dolore pelvico in tutte le sue forme. Fra le altre terapie dedicate a migliorare la qualità della vita della donna, il Centro curerà i disturbi peculiari femminili del tratto gastro-intestinale inferiore, quali l’incontinenza fecale e la stipsi, e darà risposte alle esigenze di assistenza e cura del dolore pelvico cronico in tutte le sue forme.
La struttura è anche Centro di riferimento della Regione Lazio per la diagnosi e il trattamento della Cistite interstiziale, patologia invalidante, di recente riconosciuta come malattia rara. Il trattamento del dolore pelvico cronico sarà possibile grazie alla dotazione del Centro del Gemelli di apparecchiature di avanguardia e grazie all’utilizzo delle più avanzate metodologie e tecnologie oggi disponibili: chirurgia robotica, neuro modulazione sacrale, studio per la diagnosi neurofisiologica dei disturbi sensitivi del basso apparato urinario, indagini ecografiche mediante apparecchiature 3D per lo studio dei difetti del pavimento pelvico.
Il Centro di Medicina e di Chirurgia ricostruttiva pelvica femminile, ubicato al piano 9°O del Gemelli, si sviluppa su una superficie di circa 560 mq, ed è costituito da 6 locali dedicati ad ambulatori del pavimento pelvico tra cui: un ambulatorio di riabilitazione post-parto, due ambulatori di uroginecologia, un ambulatorio di ginecologia, un ambulatorio di ecografia, un ambulatorio di urodinamica, due locali adibiti a ulteriori ambulatori, un ambulatorio chirurgico.
Nelle immagini: l’intervento in Aula Brasca del Ministro della Salute, on. Beatrice Lorenzin, la benedizione del Centro e alcune immagini della nuova struttura.
DOLORE NELLA DONNA: ATTENZIONE PARTICOLARE ALLA PREVENZIONE, ALLA DIAGNOSI E ALLA CURA
Perché occuparsi del dolore nella donna? Il dolore è un’esperienza che accompagna la donna nel corso della vita sia nei momenti di maggiore espressione della sua femminilità, come ad esempio il ciclo mestruale e il parto, che durante la malattia. E’ dimostrato che le donne presentano un’esperienza nocicettiva differente dall’uomo, che si evidenzia in una maggiore prevalenza di sindromi dolorose.
Esistono, infatti, differenze biologiche che possono direttamente o indirettamente condizionare l’entità del dolore, l’efficacia, la potenza e la durata d’azione degli analgesici. Studi scientifici hanno evidenziato come estrogeni, progesterone e altri ormoni sessuali esercitino i propri effetti sia sul sistema nocicettivo sia sul sistema cognitivo, rendendo ragione del fatto che le donne possano essere più sensibili allo stimolo doloroso, registrandolo con maggiore intensità e ricordandolo meglio e più a lungo. Tali differenze, determinate da fattori genetici, sono a loro volta influenzate da fattori psicologici e sociali. Secondo la IASP (International Association for the Study of Pain) in Occidente sono circa 12 milioni le donne che soffrono di dolore cronico. Alcune forme di dolore sono esclusive della donna, come il dolore ostetrico (correlato con il parto) ed il dolore in gravidanza e nel post partum: dal 25% al 56% delle donne in stato di gravidanza soffrono di dolore nella regione pelvica o lombare. Le pazienti con gravidanze gemellari o plurigemellari, le pazienti in sovrappeso e le pazienti che hanno sofferto di dolore pelvico e/o lombare già in precedenza sono quelle più a rischio.
Esistono altre forme di dolore comuni ai due sessi, ma che nelle donne si presentano con elevata frequenza e che in esse possono avere caratteristiche peculiari: lombalgie, cefalee ed emicranie, artrosi, artrite reumat oide, sindrome del colon irritabile, osteoporosi, dolore oncologico e neuropatico. Inoltre bisogna ricordare che alcune sindromi dolorose interessano prevalentemente il genere femminile come la fibromialgia, il dolore pelvico cronico e le patologie dolorose di pertinenza ginecologica quali la dismenorrea (che si stima colpire una donna su due in età fertile), la vulvodinia e l’endometriosi. In particolare il dolore pelvico cronico è un dolore costante, o intermittente, che persiste per sei o più mesi e include dismenorrea, dispareunia profonda e dolore intermestruale. E’ una condizione che colpisce il 4% delle donne, complessa e particolarmente debilitante la cui eziologia è multifattoriale. Queste considerazioni impongono una maggiore attenzione alla prevenzione, diagnosi e cura del dolore della donna. Nel nostro Policlinico un gruppo di Medici specialisti in Anestesia e Terapia del Dolore, sotto la responsabilità del Prof. Gaetano Draisci (nella foto, con il suo gruppo di lavoro), svolge attività assistenziale e di ricerca prevalentemente nel campo del dolore nella donna e in particolare si occupa di analgesia nel travaglio di parto, sindromi dolorose in gravidanza e post gravidiche, dolore pelvico cronico, analgesia postoperatoria, dolore oncologico e neuropatico. L’assistenza alle pazienti è assicurata con ambulatori di terapia del dolore dedicati, day surgery e un servizio per l’analgesia nel parto.
Ambulatori di terapia del dolore (lunedì e venerdì, ore 15-18)
Day surgery (mercoledì 8-14) Analgesia nel parto h 24 per prenotazioni: tel. 06.8880.5560 800.262.272 (attività libero professionale)