LA PRINCIPE AMEDEO APPRODA IN SPAGNA…SULLE ORME DEL BARBAROSSA
“Buenas dias, un saludo especial da la ciudade Gaeta, Italia. Hoy estoy encantada de conocerles, y quiero agradecerls a ustedes por este nueve proyecto de hermanamiento entre nuestras escuelas”.
Con questo saluto in lingua spagnola, la Dirigente Scolastica Maria Angela Rispoli, ha dato il benvenuto agli amici dell’Istituto Ies Pasqual Calbo’ I Caldes, della città di Mahon, in Spagna, guidato dalla Dirigente Scolastica Maria Josè Sanz Pardo.
L’istituto spagnolo si è collegato in una conference call per il gemellaggio storico “Sulle orme del Barbarossa” arrivato già al suo terzo anno.
Una grande manifestazione per raccontare una storia avvincente che accomuna il nostro territorio con la Spagna, riscoperto attraverso l’entusiasmo e la partecipazione di tutti i ragazzi coinvolti nel progetto, fortemente voluto dalla Dirigente Scolastica, impreziosito dalla presenza degli amici di Mahon e sapientemente orchestrato dal prof. Fabrizio De Paola
“Questa estate, nuotando in mare, guarderò oltre l’orizzonte e saprò che oltre quella linea, ci sono degli amici spagnoli”.
Con queste parole i ragazzi della classe 2ª B hanno dato inizio alla manifestazione che ha visto alternarsi video, brani musicali, interventi dei docenti e dei ragazzi.
Al centro di tutto il mare, luogo di incontro – scontro fra diversi popoli, a volte un ponte che unisce, altre volte un ostacolo che separa, il mare che ci fa sognare, ci fa chiudere gli occhi e avvolti dalla musica ci trasporta nel mondo dei pirati barbareschi, sulle loro navi, il mare, il Mediterraneo, il mare Nostrum.
“Un Mediterraneo conosciuto attraverso il linguaggio musicale in quanto la musica,- ha spiegato il Prof. De Paola – effettivamente, ha un patrimonio di base abbastanza uniforme: se sentiamo la musica greca, la musica araba, quella del Sud Italia e quella spagnola, notiamo che hanno molte affinità sia nel linguaggio della danza del corpo, sia nell’utilizzo degli strumenti quali le nacchere, la chitarra, i tamburi. C’è, quindi, un linguaggio comune attraverso il quale possiamo capirci.”
Di qui la scelta di presentare un video dimostrativo della Tammurriata, la musica del mare, spiegato dai ragazzi e tradotto dal prof. Marco Troccoli, che ha fatto da traduttore simultaneo durante tutta la conferenza, mentre la storia del Barbarossa è stata raccontata, in spagnolo, dai ragazzi della 2ª E attraverso delle immagini grafiche. Interessante anche l’intervento della docente Amalia Borrata che ha spiegato tutto il lavoro di studio e di ricerca a monte della conferenza e il messaggio del Prof. Di Paola che ha voluto sottolineare il fatto che Barbarossa, pur essendo un personaggio negativo, almeno per quanto riguarda le coste cristiane, è stato utilizzato appositamente in questo progetto come personaggio di altra cultura, come il nemico da conoscere, da analizzare, non condividendo naturalmente le sue imprese, ma conoscendole e trasformando quel suo pellegrinare nel Mediterraneo per comprendersi e per arrivare alla pace.
Molto suggestivo l’intervento musicale dei maestri Valentina Ferraiuolo e Domenico De Luca che hanno proposto l’antica canzone napoletana “Canto delle lavandaie del Vomero”, che nasce come canto d’amore intorno al 1200 e diventa, poi, un canto di rivendicazione dei diritti delle donne.
Presente alla conferenza l’Assessore Gianna Conte in rappresentanza dell’ente comunale, a testimoniare l’importanza che riveste tale gemellaggio per il nostro territorio.
“I gemellaggi sono importanti perché creano legami di amicizia culturale, relazioni sociali, perché tutti insieme, – ha sottolineato la Dirigente in chiusura della manifestazione – possiamo crescere per costruire cittadinanza attiva e coscienza democratica. È importante allargare gli orizzonti, lavorare insieme in attività interculturali che ci permettano, però, di ritornare sempre alle nostre radici perché solo nelle nostre radici- ha concluso la Dirigente -troviamo la forza per costruire il futuro”.
Questa volta l’Istituto Comprensivo Principe Amedeo si è superato: nonostante le limitazioni dovute alla pandemia è riuscito ad uscire fuori non solo dai confini regionali, ma addirittura nazionali, attraversando virtualmente il Mediterraneo ed approdando, proprio come fece il pirata Barbarossa, sulle coste della Spagna, nella splendida città di Mahon.
Visualizzazioni: 321a cura di: I.C. Principe Amedeo - Gaeta