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Le poesie di Rosella presentate a Sezze. Il ricavato alla Breast Unit tramite l’ANDOS

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Salvatore Rosella

Un mix di letteratura e medicina, cultura e solidarietà quello che ha reso vincente la serata del 10 luglio scorso, a Sezze. In occasione della presentazione della raccolta di versi che il giovane prof. Salvatore Rosella ha dedicato alla madre scomparsa solo un anno fa e il cui ricavato andrà alla Breast Unit tramite l’associazione ANDOS, è stata ribadita la necessità di “fare rete” per fronteggiare il tumore al seno, big killer del secolo. La presenza della presidente del Gruppo ANDOS di Sezze, dott.ssa Anna Maria De Renzi, e del direttore della Breast Unit aziendale di Latina, prof. Fabio Ricci, nonché di operatori del Centro multidisciplinare che prende in carico le donne affette da cancro alla mammella ( la Case manager Marcella Schembari, il coordinatore Evangelista Fusco, la psiconcologa dott.ssa Maria Antonietta Ulgiati e la volontaria nutrizionista dott.ssa Eleonora Bruno) è servita a lanciare un chiaro messaggio di impegno collettivo nella lotta contro un male che miete troppe vittime e che solo la prevenzione, la ricerca e cure sempre più mirate, coadiuvate da terapie cosiddette integrate potranno sconfiggere. Il prof. RICCI ha portato i saluti della dottoressa Silvia Cavalli, direttrice generale della ASL di Latina, sempre attenta a tutto ciò che può favorire l’umanizzazione delle cure e veicolare la cultura della prevenzione e la risposta sinergica alla possibilità di migliorare e ampliare l’offerta sanitaria.

Dal canto suo l’editrice Sandra Cervone, giornalista e presidente di deComporre Edizioni, ha guidato il folto pubblico all’interno dei versi di Rosella che, lungi da essere soltanto un omaggio alla madre Filomena, diventano un dialogo interiore tra il mondo dei vivi e quello dei morti, un inno alla speranza di poter prolungare gli affetti oltre ogni passaggio e ogni mutata condizione. La lettura dell’autore delle poesie del libro, suddivise in 5 sezioni, (libro definito “scrigno di preziosità”), ha commosso i presenti e dato prova delle grandi capacità interpretative dell’autore stesso, appassionato di teatro e di regia oltre che di letteratura. Emozione e ironia si sono intrecciate, risuonando come un monito e meritando ripetuti applausi.

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a cura di: M.P.