Un’Ora Solare gelata con Amelio Mazzella su TV2000
Il Presepe di Ghiaccio più grande d’Italia a Gaeta fino al 14 gennaio 2024
Inaugurato, a Gaeta, il Presepio Marinaro animato dell’Associazione Culturale “Gaeta e il Mare”
Inaugurata l'8ª edizione del Villaggio Incantato di Babbo Natale a Gaeta
Balletto natalizio ispirato a
Carlo Bernari, una cerimonia per celebrare la sua figura di artista e di uomo
Il Sindaco Leccese accoglie in comune una scolaresca di Frontignan, comune gemellato con Gaeta
Il nuovo Palasport di Via Venezia diventa realtà!
Gaeta in salute. Sanità e territorio, una sinergia indispensabile. Breast Unit: una sanità al femminile
Porte aperte a Santa Lucia!
Al via la VIII edizione del Festivaldeigiovani® - Studenti da tutt'Italia per confrontarsi sul presente e sul futuro
A Gaeta arriva EasyPark: l’app per la sosta più diffusa in Italia
  • 1
  • 2
  • 3

No alla chiusura dei Punti di Primo Intervento. I volontari Lilt Gaeta/Sudpontino con il Responsabile Rosario Cienzo si schierano con i Sindaci di Gaeta, Minturno e Distretto Socio-Sanitario LT5

Condividi

Gaeta, 29 Agosto 2019 – “Condividiamo la netta posizione espressa in questi giorni dal sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano, dal primo cittadino di Minturno Gerardo Stefanelli e dal Comitato dei Sindaci del Distretto socio-sanitario LT5 in merito al futuro dei Punti di Primo Intervento di Gaeta e Minturno”. Lo dichiara Rosario Cienzo, già consigliere comunale di Gaeta, operatore del volontariato sanitario e responsabile della sede LILT di Gaeta e Sudpontino. “Va scongiurata assolutamente la chiusura dei Punti di Primo Intervento e lo ribadiamo anche noi volontari rivolgendoci alla Regione Lazio con la stessa fermezza e determinazione dei nostri Sindaci. Questi Presidi sanitari vanno sicuramente salvaguardati e caso mai potenziati ma non certo chiusi perché importanti per la tutela della salute dei residenti e dei turisti che -ogni anno più numerosi- scelgono queste zone per le vacanze”. Chiudere i Punti di Primo Intervento, del resto, “significa gravare ancor più sul Dono Svizzero di Formia che è già duramente provato e dove sono sempre più evidenti criticità a vario titolo e di varia natura, compresa la carenza di personale e i numeri altissimi di interventi di Pronto Soccorso. Le scelte operate a Roma – conclude Rosario Cienzo – sembrano non tener davvero conto della reale situazione delle nostre zone, come invece hanno dimostrato di Sindaci, primi responsabili della salute dei cittadini. Auspichiamo un ripensamento e una seria considerazione dei numeri e delle prestazioni, delle problematiche e delle proposte migliorative che possono essere prese in sintonia con quanto affermato dal Comitato dei Sindaci, scongiurando la scelta scellerata della chiusura”.

Visualizzazioni: 427
a cura di: LILT di Gaeta e Sudpontino