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Nomi da non dimenticare tra i sentieri della Riviera di Ulisse

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In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne di giovedì 25novembre, l’Ente Parco Riviera di Ulisse accoglie le iniziative organizzate dall’Associazione “Mai più Vittima” in collaborazione con la SSD “InsiemeFormia”.

Dall’inizio del 2021 a oggi le vittime di femminicidio sono più di cento e il nome di ognuna di loro dovrebbe pesare come un macigno sulle coscienze di tutti. Per questo i loro nomi sono stati scritti su alcuni sassi dipinti di rosso con coloranti naturali e verranno lasciati in piazze, parchi e lungo le strade delle nostre città.

Presidente dell’Ente Parco Riviera di Ulisse Carmela Cassetta

Secondo la Presidente del Parco Carmela Cassetta: “C’è un rischio di normalizzazione, di assuefazione al numero di femminicidi. Per questo è importante che ognuno di noi incappi di tanto in tanto in una pietra rossa, che quel colore ci ricordi il sangue che ogni giorno le donne versano è reale e non solo una notizia in coda al telegiornale”.

Sabato 20 e domenica 28 novembre, prima del match calcistico di InsiemeFormia vs Sassari Calcio i calciatori indosseranno il fiocco della lotta contro la violenza sulle donne e saranno accompagnati in capo da un gruppo di bambine che porteranno in campo pietre rosse per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa strage tanto attuale quanto dimenticata.

Mai più Vittima

Maria De Tata, responsabile dell’Associazione. Mai più Vittima ci ricorda che: “In 24 ore 3 bambini sono stati uccisi per mano di un padre violento. È una questione culturale, di educazione al rispetto per l’altro. Non basta dire No alla violenza. Va estirpata radicalmente. Per fare questo bisogna intervenire sui giovani. Sulle nuove generazioni. Chi è vittima di violenza non ha nessuna percezione della pericolosità né tantomeno sa che la sta subendo”

Lungo un sentiero del promontorio di Gianola, proprio il 25 novembre, in occasione di un’escursione naturalistica, un gruppo di ragazze lascerà lungo il sentiero dei sugheri le pietre rosse custodi della memoria di chi è morta perché voleva essere libera di autodeterminarsi, libera di essere sé stessa.

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a cura di: L.V.