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Nuova operazione della Divisione Subacquea di Marevivo a Ponza: rimossi oltre 300 metri di rete fantasma

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La Divisione Subacquea di Marevivo ha portato a termine un’altra importante operazione di recupero di reti fantasma abbandonate, stavolta all’Isola di Ponza, nell’area della Secca di Punta Papa.

Grazie al prezioso aiuto dei subacquei del Ponza Diving, che hanno segnalato la presenza delle reti, queste ultime sono state rimosse con rapidità prima che apportassero danni irreversibili al fondale. Le reti, infatti, avvolgevano completamente la secca: una, abbandonata più di recente, stava continuando a pescare sul fondale sabbioso, intrappolando e soffocando diverse specie di animali marini, intrecciandosi con l’altra e creando maglie strette e pericolose per pesci, crostacei, gorgonacei.
La squadra, composta da 10 subacquei, si è immersa a oltre 60 metri di profondità, partendo dalla parte inferiore della secca, e con l’aiuto di palloni di sollevamento, forbici e scooter subacquei elettrici, ha rimosso le due reti fantasma, lunghe in totale oltre 300 metri, e diverse nasse abbandonate.

“La secca di Punta di Papa, adagiata su un fondale sabbioso circondato da acque cristalline, è un’area particolarmente interessata dalla pesca per la quantità di vita marina presente. Proprio per questo, la zona presenta numerosi segni della presenza umana, come nasse, lenze e reti fantasma abbandonate. – ha dichiarato Massimiliano Falleri, Responsabile Divisione Sub Marevivo – Per questo l’operazione è stata molto importante, sia perché ha unito attori diversi con un obiettivo comune, sia perché siamo riusciti a intervenire prontamente, prima che le reti danneggiassero l’ambiente marino in maniera grave e irreversibile.”

Al rientro in porto dopo l’operazione, il Sindaco di Ponza Francesco Ambrosino e una scolaresca dell’Istituto Comprensivo Pisacane hanno accolto le imbarcazioni per incontrare i biologi di Marevivo e parlare dei danni arrecati dagli strumenti da pesca abbandonati sui fondali. Presenti anche alcuni studenti dell’Università della Tuscia che hanno raccolto campioni di alghe intrappolate nelle reti appena rimosse.

Un ringraziamento particolare all’amministrazione comunale per aver patrocinato l’iniziativa e per essersi occupata, con l’ausilio dell’azienda municipalizzata, dello smaltimento delle reti e nasse recuperate, e alla ditta D.M.D. di Ponza che con l’aiuto di un’imbarcazione dotata di gru ha sollevato la rete portandola in superficie.
Presenti sul posto, inoltre, la Capitaneria di Porto di Ponza che ha partecipato con tre unità navali, e un’imbarcazione della Guardia di Finanza del comando di Gaeta.

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