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OTTOBRE ROSA: Apertura a Priverno della Campagna Mondiale contro il Tumore al seno per la provincia di Latina

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Una cornice elegante e suggestiva ha ospitato, l’8 ottobre, al Borgo di Fossanova, a Priverno, l’annuale apertura dell’Ottobre Rosa della LILT provinciale di Latina per la prevenzione del tumore alla mammella. Dall’Auditorium è infatti partito l’accorato invito della Campagna Mondiale Nastro Rosa che, con la simbolica catena che passa di Comune in Comune (dal Sindaco di Cori Mauro De Lillis alla Sindaca di Priverno Anna Maria Bilancia, con la cornice delle ragazze del Volley di Priverno) lega le donne, le istituzioni, le associazioni di volontariato, i Comuni, la Regione Lazio, la Asl, la Breast Unit e l’Università Sapienza Polo Pontino.

La presidente della LILT pontina, la dott.ssa Nicoletta D’Erme, ha voluto che il primo applauso andasse alle volontarie e ai volontari che s’impegnano quotidianamente per lanciare il messaggio della prevenzione (era presente la Delegazione LILT di Gaeta con il suo Responsabile Rosario Cienzo), così come alle dragonesse di Donna Più LILT Latina (con la Responsabile Anna Maria De Cave), vere e proprie testimoni del fatto che dal cancro si può uscire e che la diagnosi precoce, come lo sport e i corretti stili di vita e di alimentazione, resta fondamentale. La mattinata, condotta dalla docente e scrittrice Stefania De Caro, si è aperta con i saluti istituzionali della Sindaca di Priverno, Anna Maria Bilancia, e della dott.ssa Monica Perna, vice prefetto vicario di Latina per continuare con la consegna del Premio Speciale “Camilla” al prof. Fabio Ricci, Direttore Clinico della Breast Unit aziendale.  “E’ un premio che la comunità di Priverno riconosce a quanti operano nei campi più svariati del vivere civile, dalla letteratura all’arte, alla scienza, al volontariato e all’economia.

E’ un Premio dedicato alla regina leggendaria che, attraverso la forza, voleva affermare i valori della pace, l’autonomia del suo popolo. La sezione speciale invece vede assegnare il riconoscimento a uomini o enti che diventano testimoni di impegno per la collettività e il cui talento ed esempio rappresenta un’eccellenza. Proprio come nel caso del prof. Ricci che con la sua équipe, “prende in carico le donne affette da tumore con amore, dedizione, curandone la salute e la qualità della vita”. Stimato ricercatore, chirurgo e docente universitario, il direttore della Breast ha detto: “E’ un premio alla Breast Unit, ringrazio il Dott. Carlo De Masi cofondatore di questa U.O. e tutti i componenti della stessa, sono emozionato per questo riconoscimento ispirato alla forza e ai valori di una amazzone combattente alla quale Virgilio nell’Eneide e Dante nella Divina Commedia hanno dedicato versi famosissimi. Il coraggio con cui le donne si sottopongono alla prevenzione (e, se ammalate alla cura) altro non è che un modo di combattere per difendere la propria vita, i loro diritti, sapendo che solo chi combatte può anche vincere”.

Se il cancro rappresenta un’emergenza sociale (come hanno ricordato gli assessori regionali Enrica Onorati e Alessio D’Amato), esistono e sono funzionanti ben due pilastri per fronteggiare il big killer del secolo: la prevenzione secondaria (e dunque gli screening istituzionali) e il ricorso alle Breast Unit quando le donne si ammalano. La risposta è ogni anno più massiccia anche se sono troppe le donne che non rispondono alla chiamata per i controlli. “La catena dell’Ottobre Rosa deve trovarci tutta dalla stessa parte, quella delle donne e dei loro diritti, consapevoli che tutto l’anno bisogna insistere con questo invito per arrivare a un vero e proprio cambiamento culturale che con le cure adeguate aumentino le guarigioni”.

Ben vengano i progetti per le scuole, l’incremento delle attività, il fare rete, l’aumento di strumentazioni all’avanguardia, gli appelli agli stili di vita corretti, al rispetto dell’ambiente: ognuno per la sua parte e tutti per l’obiettivo comune che resta sconfiggere il cancro. “Collaborazione è la parola chiave – ha detto la prof. Antonella Calogero – facciamo rete tra ASL, Università e Volontariato”, concetto ribadito dal neoeletto Presidente del Corso di Laurea in Farmacia e Medica dell’Università Sapienza-Polo Pontino prof. Claudio Di Cristofano che ha stressato anche l’importanza della formazione per gli studenti nelle strutture ospedaliere di alto livello come la Breast Unit.

Le Breast Unit sono centri multidisciplinari che fanno aumentare di circa il 20% la possibilità di guarire e – come ha ricordato il prof. Ricci – in esse aumentano gli interventi conservativi, si ottimizzano le risorse, eliminando gli sprechi e gli squilibri territoriali. Averle è una questione etica che va a braccetto con la consapevolezza che occorre sempre più “umanizzare le cure” e come ripete spesso la Direttrice Generale della ASL dott.ssa Silvia Cavalli: ” Non si deve pensare a curare il tumore al seno ma la donna affetta da tumore al seno.

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a cura di: S.C.