Porta Domnica: al via l’intervento di restauro grazie alla sinergia Comune – Fondazione Del Roscio
Gaeta, 01 Marzo 2018. Presto un monumento della storia millenaria della città di Gaeta ritornerà a splendere. Si tratta della Porta Domnica, a Gaeta Medievale, che da questa settimana sarà oggetto di un importante intervento di restauro e risanamento conservativo, dopo secoli di abbandono e degrado, reso possibile dalla stretta collaborazione tra l’Amministrazione Comunale e la Fondazione Nicola Del Roscio.
“Una felice iniziativa – dichiara soddisfatto il Sindaco – che andrà a recuperare un vero gioiello storico-architettonico, un’antica e preziosa pagina del nostro passato, per restituirgli dignità e decoro. L’intervento nasce dalla sinergia tra il Comune e la Fondazione Del Roscio, nei confronti della quale esprimiamo profonda riconoscenza per l’importante contributo che dà alla tutela della nostra Storia. Il recupero della Porta Domnica è la conferma del capillare lavoro che la nostra Amministrazione sta portando avanti nella valorizzazione dell’Arte, della Storia, della Cultura, in una parola delle radici di Gaeta nella consapevolezza che esse racchiudano l’essenza profonda del DNA della nostra comunità. L’Arte, la Storia, la Cultura di Gaeta ci parlano e ci tramandano la sua identità, le sue potenzialità, le sue risorse, le sue ricchezze: quelle sulle quali dobbiamo costruire giorno dopo giorno il nostro sentire e vivere comune. Di qui l’esigenza di preservare, tutelare e valorizzare questo patrimonio di inestimabile valore … senza il quale Gaeta perderebbe le sue fondamenta e non potrebbe costruire un solido futuro”.
L’intervento avviato è realizzato e diretto dall’Impresa Cominio srl ed in una prima fase consisterà nella messa in sicurezza della Porta Domnica per poi procedere al recupero architettonico dello storico sito.
Numerose sono le vestigia sparse sul territorio gaetano che ci parlano del suo passato. Proprio per la sua caratteristica posizione su di una penisola naturale, facilmente difendibile, pian pian Gaeta si trasformò in un castrum: fu fortificata con cinte murarie mentre sulla zona alta dell’antico borgo medioevale sorse il castello a difesa dell’abitato, e le popolazioni delle zone limitrofe si trasferirono all’interno delle mura per trovare ospitalità, rifugio e protezione. Una delle vestigia di rilievo che risale ad oltre 1.200 anni fa è proprio rappresentata dalla Porta Domnica, che proiettandosi verso il mare, è collocata nell’area fra il campanile del duomo e la chiesa di San Giovanni a mare. Al governo dell’ipata Docibile I (867-906) è da attribuire la costruzione di una cinta muraria nel nucleo urbano sviluppatosi alle falde di Monte Orlando. Questa, a partire dalla punta del promontorio, detta dello Stendardo, seguiva la costa meridionale fino al palazzo Guastaferri (ora demolito), dove si apriva la Porta Domnica, e piegava lungo l’odierna via Duomo per voltare nuovamente verso la salita degli Albito e giungere fino alla costa opposta, all’altezza del castello.
Il Vice Sindaco e Assessore alle Opere Pubbliche Angelo Magliozzi sottolinea come “Dopo secoli di abbandono la Porta Domnica sarà restituita alla città di Gaeta ed alla fruibilità dei visitatori nella sua veste restaurata,. La valorizzazione del nostro passato, attraverso il recupero e la tutela delle sue preziose tracce, è strumento imprescindibile di una politica di marketing turistico vincente, in grado di utilizzare le potenzialità del territorio trasformandole in concrete risorse per lo sviluppo socio- economico della città”.
Addetto Stampa
d.ssa Paola Colarullo