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Punti di Primo Intervento presso i presidi sanitari di Gaeta e Minturno (LT)

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IL DISTRETTO SOCIO SANITARIO FORMIA-GAETA

Premesso che

  • l’offerta sanitaria ed ospedaliera del territorio del sud-pontino è oggi erogata attraverso la struttura ospedaliera di Formia e quelle di Gaeta/Minturno, dove sono attivi i relativi servizi territoriali, ambulatoriali ed i punti di primo intervento (PPI);
  • i PPI di Gaeta e Minturno sono nati già dalla riconversione degli ex pronto soccorso attivi a Gaeta e Minturno, con la relativa chiusura e riconversione dei presidi ospedalieri de quo; che comunque danno una risposta alle numerosissime richieste della cittadinanza per le minori emergenze-urgenze soprattutto codici 4 e 5 ma anche 3 che attualmente non sarebbero efficientemente gestibili da un Pronto Soccorso di Formia già in affanno;
  • il più volte previsto ed annunziato potenziamento dei servizi territoriali (ambulatori specialistici, prestazioni delle UCP estese a 12 ore diurne, dotazioni tecnologiche di base, ripristino dei moduli afferenti ai consultori familiari con la presenza di pediatri, neuropsichiatri infantili, ginecologi) è rimasto chimerico;
  • oggi il servizio di emergenza sanitaria ospedaliera è concentrato sul pronto soccorso del DEA di Formia che deve garantire assistenza all’intero territorio del sud della Provincia, oltre i territori di confine e la notevole affluenza turistica durante i mesi estivi e primaverili.

Considerato che

  • attualmente il DEA di Formia, nonostante i pregevoli sforzi umani e professionali di medici, dirigenti ed operatori che garantiscono la necessaria assistenza, versa in una situazione gestionale ed organizzativa ridotta ai minimi termini, sia a causa della mancanza di personale medico, tecnico ed assistenziale, sia a causa di una mancata pianificazione dei necessari investimenti di ampliamento e potenziamento dei servizi;
  • la peculiare morfologia del territorio in questione, le precarie e disagiate reti viarie di collegamento nonché la presenza delle isole ponziane, aggravano ancora di più la condizione in cui si trova ad operare il presidio di Formia, di fatto l’unico DEA nel raggio di 80 Km, prima del DEA di Latina;
  • di fatto, il DEA di Formia si trova ad operare in una condizione costante di sovraffollamento e di erogazione non continua di servizi sanitari essenziali, a volte anche contravvenendo i servizi previsti dai LEA vigenti;
  • tutte le situazioni sopra narrate hanno sviluppato un preoccupante allarme sociale che sfocia frequentemente in atti di violenza e contestazioni che, seppur da condannare, non possono essere ignorate e lasciate senza risposta;

Dato atto che

  • occorre immediatamente affrontare nel particolare la situazione esposta, al di là dell’applicazione di meri atti di pianificazione/riorganizzazione che cinicamente non guardano alla reale situazione territoriale e sociale e che potrebbero innalzare la soglia dell’allarme e della tensione sociale già percepita dalla popolazione residente;
  • la competente ASL e la Regione Lazio non possono sottrarsi ad una disamina puntuale delle condizioni sopra esposte, considerato non solo i ruoli e le responsabilità ricoperte, ma anche la reale “non” offerta dei necessari ed obbligatori livelli essenziali di assistenza;

Ritenuto opportuno che

  • occorre Intervenire immediatamente sulle procedure di paventata chiusura e trasformazione dei PPI di Gaeta e Minturno, previsti dal nuovo DCA U00303 dello scorso 25/07/2019, contestando fortemente la scelta effettuata ed i motivi “burocratici” che l’hanno determinata;
  • detta scelta deve essere operata alla luce delle peculiari condizioni sopra esposte, evitando che gli oltre 25mila accessi annui registrati nei PPI di Minturno e Gaeta si riversino sul pronto soccorso di Formia, aggravando ulteriormente quella condizione di precarietà, trasformandola in una (quasi certa) grave paralisi dell’assistenza!
  • i Sindaci del territorio del Distretto Formia-Gaeta, sentono l’obbligo morale, sociale e politico di evidenziare tale situazione e di sottoporre con energia ai competenti uffici Regionali ed alla competente ASL tutte le condizioni di pericolo e di allarme sociale!
  • sarebbe auspicabile analizzare nel particolare tutte le situazioni esposte, attraverso l’immediata attivazione di un apposito tavolo tecnico che preveda la presenza di un componente della cabina di regia della sanità regionale oltre che dei vertici ASL e dei sindaci o dei loro delegati con il fine di poter meglio individuare le necessarie ed opportune azioni da intraprendere ed evitare così l’evolvere di ulteriori criticità/disagi sociali;
  • sarebbe contestualmente opportuno rinviare l’applicazione del citato DCA in relazione alla chiusura/trasformazione del PPI di Minturno e Gaeta, in attesa di una più dettagliata disamina delle situazioni sopra narrate;
  • sicuramente sono operabili diverse altre azioni come alternativa alla semplice chiusura/trasformazione dei PPI in questione, azioni che possono maggiormente offrire garanzia ed assistenza alla popolazione e mitigare quell’allarme sociale sopra descritto.

Tutto ciò considerato e premesso,

D E L I B E R A

  1. Le premesse formano parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
  2. Di sottoporre al Consiglio regionale del Lazio, al Commissario ad Acta per la sanità Laziale, ai competenti Uffici regionali ed alla competente ASL di Latina tutte le situazioni esposte in premessa, chiedendo l’immediato rinvio della chiusura/trasformazione dei PPI di Gaeta e Minturno previsti dal DCA U00303 dello scorso 25/07/2019 ed in programma entro il 31/12/2019 e, contestualmente, l’attivazione di un tavolo tecnico per analizzare nel particolare tutte le condizioni esposte nel presente documento al fine di poter meglio individuare le necessarie ed opportune azioni da intraprendere ed evitare così l’evolvere di ulteriori criticità/disagi sociali;

Di dare mandato al Comune capofila del distretto di trasmettere con sollecitudine il presente documento alle Istituzioni ed Uffici sopra indicati.

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