SPORT E PREVENZIONE: Arriva il “Nordic Walking” grazie alla collaborazione fra la LILT GAETA e il Team del dott. Camerota
Avete mai sentito parlare di Nordic Walking? È uno sport salutare, una camminata in cui le braccia, con l’aiuto di appositi bastoncini, spingono in modo opposto ed alternato rispetto ai piedi. Un’attività molto utile, ad esempio, per la prevenzione senologica e la riabilitazione delle donne operate di cancro alla mammella. Le camminate, poi, si svolgono prevalentemente a contatto con la natura, in ambienti ossigenanti e in gruppi affiatati, con notevoli benefici anche a livello psicologico.
Tutti motivi per una collaborazione efficace con la LILT di Gaeta e Sudpontino il cui responsabile Rosario Cienzo ha stretto legami di collaborazione con il dott. Vittore Camerota e fatto propri i progetti messi a punto dall’ ANWI Formia Nordic Walking. Un team di istruttori (medici, fisioterapisti e psicologi), accompagneranno le donne operate al seno in percorsi dagli “effetti benefici”, prediligendo ambienti come spiagge e parchi di questo e altri territori. A Gaeta, ad esempio, è già fissato un appuntamento nel Parco di Monte Orlando dalle 18 alle 20 del 10 luglio prossimo. Le prenotazioni si possono effettuare chiamando i seguenti numeri: 3929581747 – 3281368600.
Altri appuntamenti sono evidenziati nel calendario di giugno-luglio-agosto (foto). “Non è stato difficile arrivare ad una fattiva collaborazione fra noi volontari della LILT Gaeta/Sudpontino ed il Team del dott. Camerota – spiega Rosario Cienzo, responsabile della sede di via Firenze 2, a Gaeta – se infatti il motto della LILT recita: “Prevenire è vivere”, quello dell’associazione sportiva di Formia è: “L’attività fisica aggiunge anni alla vita e vita agli anni”. Stesso obiettivo: la salute, il benessere psicofisico che scongiura l’insorgenza di patologie e, qualora si presentassero, aiuta a guarire, a guardare avanti, migliorando la qualità della vita. Le donne che subiscono operazioni chirurgiche al seno – aggiunge il dott. Cienzo – vivono spesso una condizione di vero e proprio terremoto emotivo in cui la sofferenza fisica e psicologica viene acuita dal disagio e dall’imbarazzo per quanto subito. Movimenti all’aria aperta, accompagnati da musica e canto, possono dare valide risposte a questi disagi, favorendo momenti rasserenanti e creativi in cui riacquistare forza e fiducia nella vita”. In generale in Nordic Walking si rivolge a sportivi, appassionati del fitness e a chiunque decida di mettersi in forma, di fare attività fisica nella Natura e in compagnia.
“Si tratta – spiega il dott. Vittore Camerota – di una disciplina sportiva da praticare all’aria aperta e consiste in una camminata a passo sostenuto cui viene aggiunto l’utilizzo di bastoncini che non sono semplici appoggi ma, attraverso l’azione di spinta svolta dalle braccia, diventano strumenti funzionali alla progressione. È proprio la tecnica corretta e il giusto utilizzo dei bastoncini a permettere il coinvolgimento della maggior parte della muscolatura sia degli arti superiori che inferiori, offrendo benefici per la salute in generale, con dispendio energetico superiore del 20-30% rispetto alla semplice camminata”.
Questa disciplina viene dalla Finlandia dove, negli Anni ’30, gli atleti che praticavano lo sci di fondo, per potersi allenare d’estate, si dedicavano ad una corsa con bastoncini. Grazie allo studente finlandese Marko Kantaneva, nel 1997 con una tesi di laurea, nasceva il covetto di Nordic Walkin. Ma come si è arrivati a considerare questa disciplina utile nella riabilitazione del tumore al seno?
“Gli studi – risponde il dott. Camerota – indicano la sua efficacia sia nella prevenzione primaria che dopo l’insorgenza nella neoplasia e come terapia complementare. Nella fase della menopausa, ad esempio, quando il rischio di ammalarsi è maggiore, lo si può fronteggiare con l’attività fisica settimanale, purché l’esercizio sia protratto nel tempo. Anche per chi si ammala, la regolare attività fisica contribuisce a mantenere bassi i livelli di estrogeni, contribuisce ad aumentare la soglia di tollerabilità del dolore. Nei disturbi emozionali, invece, migliora il benessere psicologico, il tono dell’umore, la percezione di sé stessi in termini di aspetto fisico, apprezzamento del proprio corpo e autostima. Dopo un intervento chirurgico l’attività fisica velocizza e ottimizza il recupero funzionale globale, riduce il rischio di traumi, sovraffaticamento e stasi linfatica. Soprattutto nei casi di svuotamento del cavo ascellare con mastectomia, migliora la stasi linfatica e la conseguente chiusura in avanti delle spalle”.
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