Sportello Gemelli per i percorsi oncologici oltre 560 chiamate in un anno: un successo
Dal 2016, attraverso la Direzione Governo Clinico – UOC Percorsi Clinici, la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli mette a disposizione dei pazienti e dei loro familiari lo Sportello Gemelli – Cancro, servizio volto a favorire in regime SSN l’accesso rapido (entro massimo 72 ore) ad una visita – spesso a carattere multidisciplinare – a seguito di diagnosi oncologica del medico curante.
La visita può essere richiesta telefonicamente o tramite e-mail da coloro che sono in possesso di impegnativa con carattere di urgenza.
Tramite una filiera di passaggi debitamente organizzati e tracciati (attività di front end, attività di back end, valutazione medica), gli assistiti sono presi in carico nei Percorsi oncologici attualmente implementati nel Policlinico.
Attualmente, lo Sportello può accogliere le richieste inerenti ai seguenti tumori: polmone, ossa e muscoli, mammella, utero/ovaio/vulva, sistema emolinfopoietico, cerebrali infantili, cerebrali dell’adulto, colon-retto.
Nel periodo 1° maggio 2016 – 31 aprile 2017 lo Sportello ha complessivamente registrato 564 contatti tra telefonate ed e-mail, di cui 260 (46%) legati a richiesta di prenotazione e 47 (8%) a espressa necessità di una Second Opinion (anch’essa oggetto di un servizio contemporaneo realizzato dall’UOC Percorsi Clinici della Fondazione).
La patologia per la quale lo Sportello è stato maggiormente sollecitato è il tumore del polmone (83 richieste di prenotazione e 69 visite assegnate), seguito dal tumore della mammella (rispettivamente 38 e 30) e dai tumori di utero, ovaio e vulva (27 e 18).
Complessivamente, a seguito della valutazione dei singoli casi, si è proceduto a prenotare nei tempi previsti 185 visite multidisciplinari: a seguito di queste, abbiamo preso in carico il 71% delle richieste.
L’utenza dello Sportello risiede soprattutto nel Lazio (45%); vi è anche una buona rappresentanza di pazienti dal Sud Italia (in primis, da Campania e Calabria) e tre casi dall’estero.
Parallelamente, grazie all’impiego di tre psicologhe cliniche Claudia Basili, Doriana Celestino ed Annalisa Panetta, volontarie del Servizio Civile Nazionale FAVO e della dott.ssa Carmen Angioletti, coordinate da Caterina Guerini della Direzione Governo Clinico, relativamente al periodo 1° settembre 2016 – 31 maggio 2017 è stata condotta una valutazione della qualità percepita (customer satisfaction) da pazienti e familiari in merito al servizio offerto dallo Sportello.
Pressoché la totalità (esattamente il 96%) di coloro che hanno usufruito dello Sportello, lo consiglierebbero ad amici e conoscenti che si trovassero nella necessità di accedere ai suoi servizi.
Secondo coloro che hanno partecipato alla survey, i principali punti di forza sono rappresentati dalla tempestività e dall’efficacia della risposta al bisogno assistenziale e dalla cordialità del personale dello Sportello, il quale si afferma come punto di riferimento per malati e loro congiunti nelle prime fasi della malattia.
A pesare favorevolmente sulla qualità percepita del Servizio, anche le ulteriori facilitazioni, specie per i pazienti con difficoltà deambulatorie, fragili o solo provenienti via aereo da fuori Regione: qualora necessario, a seguito di specifica richiesta, vi è la possibilità di essere accompagnati e guidati dalle Volontarie FAVO in Servizio Civile Nazionale dall’ingresso del Policlinico agli Ambulatori/Reparti di degenza, con la possibilità di godere di informazioni sui Servizi e supporto psicologico.
Infine, grazie all’adesione della Fondazione ad una specifica iniziativa di ADR-Aeroporti di Roma, è possibile usufruire del Servizio assistenza in aeroporto-ADR, comprensivo di servizio medico da parte del Pronto Soccorso di ADR e di servizio-navetta “Caretofly”, da Fiumicino e Ciampino al Policlinico e ritorno (ogni tratta – gestita da personale di ADR – ha un costo di € 45).
Alla luce dei dati evidenziati e delle lusinghiere testimonianze raccolte, si può affermare che lo Sportello svolga (accanto all’azione di interfaccia) anche una vera e propria funzione sociale verso questi pazienti e le loro famiglie in momenti di vita assai gravosi, anche sotto il profilo psicologico.
Nelle intenzioni della Fondazione – naturalmente – vi è la volontà di rafforzare ancor più tale ruolo, estendendo i servizi dello Sportello ad ulteriori malattie oncologiche per le quali sono già stati definiti i relativi Percorsi clinico assistenziali (tumori della tiroide, dello stomaco e della vescica).
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