Versi per “Filomena”, una madre che ama ed è amata
Una nuova raccolta di versi ha arricchito, in questi giorni, la collana di poesia di deComporre Edizioni. Si tratta di “Filomena”, di Salvatore Rosella, giovane docente di Lettere residente a Sezze. Contiene le “delicate parole di un figlio che ha da poco perduto sua madre e che la cerca/ritrova in un tenero dialogo fatto di versi e silenzi, ricordi e mutata presenza”. Nella Nota di Lettura che segue le liriche, il poeta Antonio Veneziani così scrive: “Sono poesie scritte col sangue e non solo perchè raccontano un legame di sangue importantissimo, ma soprattutto perchè sono parole semplici e con lampi impressionano l’occhio e il cervello e faticano ad andarsene, anzi ritornano in un addio reiterato”. Niente retorica, niente luoghi comuni: Salvatore Rosella ci aiuta a percepire “il respiro della madre che deve abbandonare il figlio” e che cerca di rendergli meno greve questo distacco. E’ una madre che “si mette in gioco fino in fondo” con “progetti, sogni e sorrisi” per invogliare alla vita, alla speranza, mitigando il pensiero della morte. Una madre che rappresenta tutte le madri che hanno dovuto lasciare i loro figli ai quali continuano ad elargire amore con modalità mutate, differenti ma ugualmente efficaci. Anche aver preferito scrivere in greco il nome “Filomena” sulla copertina, vuole essere un segno dell’universalità di quanto narrato perchè il significato di Φιλουμένη, alla lettera, significa “colei che ama, che è amata”. Una madre, quindi, ogni madre.
Salvatore Rosella è nato nel 1994 e vive a Sezze. Laureato in Filologia Classica nel 2019, attualmente insegna italiano nei licei. Appassionato di Teatro, collabora dal 2018 come attore e organizzatore nella Compagnia Matutateatro.
Il ricavato delle vendite andrà in beneficenza per la ricerca contro il cancro e le attività di prevenzione oncologica. Per ordinare il libro si può scrivere a: redazione.decomporre@tiscali.it
Visualizzazioni: 401a cura di: S.C.